Luigi Delneri, ex allenatore della Juventus nella stagione 2010/11, è tornato a parlare di Juve ai microfoni di TuttoJuve.com. Questo un estratto delle sue parole:
Sulla Juve dell’ultimo biennio: “E’ vero che non ha vinto, però è andata due volte in Champions e con Pirlo ha ottenuto due trofei. C’è da dire che le formazioni di oggi sono un po’ più agguerrite di quelle del recente passato, perché sono tornate le milanesi…”
Similitudini con la Juve di Del Neri 2010/2011 stagione prima di questa in cui la Juve non riuscì a vincere nemmeno un titolo?
“Non c’è nessuna similitudine, la mia Juventus aveva una caratura del tutto differente e non era così forte. Anche perché all’epoca, la priorità non era quella di avere così tanti campioni in rosa. La mia squadra fece bene fino ad un certo punto, poi alcuni infortuni come quello di Quagliarella ci condizionarono parecchio la stagione”.
Quell’anno, spiega Delneri “C’era un ricambio generazionale in corso di svolgimento, alcuni giovani come Bonucci fecero fatica ad integrarsi subito. Serviva quello step in più. L’anno dopo arrivò un allenatore che conosceva bene l’ambiente e riuscì a dare quella mentalità che serviva per vincere, non è un caso che poi la Juve trionfò meritatamente per nove anni di fila”.
L’allenatore giusto per rivedere la Juve vincente è proprio Massimiliano Allegri?
“E’ l’allenatore giusto per ripristinare questa mentalità, non capisco come si possa dire il contrario. Ha vinto campionati e coppe, ha fatto finali di Champions, mi piace per il suo equilibrio: non è troppo sbarazzino, non è troppo difensivista. E’ la storia che parla per lui”.
Sui nuovi acquisti: “Sicuramente non sono calciatori alle prime armi, Pogba e Di Maria aggiungeranno esperienza e qualità ad un gruppo già collaudato”.
Infine due parole su Zaniolo e Chiesa: “Zaniolo è già oggi un giocatore importante, in netta crescita e in possesso di qualità fisiche e tecniche importante. E’ l’acquisto giusto per poter dare una mano lì davanti, anche perché il club sta ricercando dei profili adatti che possano supportare al meglio Vlahovic. Credo sia questa l’idea di Allegri. Per me, poi, si è parlato troppo poco dell’assenza di Chiesa, lo scorso anno si è infortunato nel momento migliore. Forse ci sarà bisogno di intervenire in attacco, mentre in difesa non ci saranno problemi se dovesse restare de Ligt. Si cerca di costruire una Juve da battaglia domenicale”.