L’amministratore delegato della Juventus Maurizio Arrivabene nel corso di un’intervista a TuttoSport ha anche raccontato com’è nata la “folle idea“ di riportare Paul Pogba in bianconero.
“Gli stiamo parlando, le cose si stanno evolvendo molto, molto bene” ha confermato Arrivabene, che ha poi aggiunto:
“Com’è nata l’operazione? Nelle nostre riunioni si fanno dei nomi, come quello di Vlahovic, che è poi arrivato. Apri una porta, lanci un nome e tutti ti guardano come se fossi matto“ ha spiegato Arrivabene. “Poi, piano piano, la macchina si avvia e costruisci l’operazione. Pogba è nato così. Da una domanda: “Ma perché non riprendiamo Pogba?”.
“Attenzione – ha continuato -, l’idea non basta: l’idea è solo una provocazione, poi bisogna metterla in pratica. Devi sempre capire se quella provocazione ha la sostenibilità. Se i numeri ‘quagliano‘, devi portare l’operazione in Consiglio d’Amministrazione e non puoi presentarti senza numeri che abbiano una logica, se parliamo di giocatori importanti, naturalmente”.
“La sua presenza sarà fondamentale anche dal punto di vista commerciale – ha sottolineato Arrivabene -, anche se il mio sogno è avere un giocatore italiano che venga riconosciuto a livello internazionale: un Totti, un Del Piero, un Buffon…”.