sabato, Novembre 23, 2024

Ceferin: “Proteste per il calendario? A lamentarsi dovrebbero essere gli operai a mille euro al mese”

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport il presidente della UEFA Aleksander Ceferin ha affrontato la questione del calendario compresso, che sta provocando diversi malumori.

“Lo so che si gioca troppo, ma i club ne hanno bisogno per pagare stipendi e premi. Tutti vogliono più partite di coppa e nessuno rinuncia a niente ha commentato il numero uno della UEFA. “I club chiedevano 10 partite nel gruppo di Champions, saranno 8, il numero giusto. Servirebbero campionati a 18 squadre, ma i presidenti non sono d’accordo. Dovrebbero capire che due coppe nazionali sono troppe“.

“Facile attaccare sempre Fifa e Uefa – ha aggiunto Ceferin -, ma il discorso è semplice: se giochi meno, gli stipendi si riducono. Chi dovrebbe lamentarsi sono gli operai in fabbrica a mille euro al mese“.

Inevitabile parlare anche di Superlega. Con loro non ho dialogo, soprattutto con Agnelli. Ho incontrato Perez e ho rispettato il protocollo. Non posso pretendere che l’Uefa sia mia proprietà. In finale a Parigi eravamo accanto, mi sono congratulato, ma questo è tutto”. Ha poi aggiunto: Il progetto Superlega ormai è morto perché nessuno vuole partecipare. Vedo solo tre persone arrabbiate con tutti, che portano tutti in tribunale, ma ormai è finita“. Ottimo, invece, il rapporto con il presidente del Paris Saint Germain, Al-Khelaifi. “Sì, ho un ottimo rapporto con il presidente dell’Eca, Al-Khelaifi. Lui ha capito e difeso il modello europeo, diversamente da alcuni presidenti europei”.

Infine un giudizio, severo, sugli stadi italiani: Non c’è uno stadio che possa ospitare una finale di Champions. Incredibile. La Turchia è un rivale forte. Sugli stadi servono garanzie forti prima”.

spot_imgspot_img