Quando si parla di Milan in Champions League, il pensiero va subito alle notti di gloria, alle sette Coppe dalle grandi orecchie che rendono i rossoneri la seconda squadra più titolata d’Europa, alle spalle solo del Real Madrid. Eppure, nella storia recente e meno recente, non sono mancate le volte in cui il Diavolo è inciampato già nella fase a gironi del vecchio format, quello con i classici gruppi da quattro squadre (e, per qualche anno, con una doppia fase a gironi), oggi sostituito dalla nuova “league phase” a 36 club.
Ripercorriamo dunque, in ordine cronologico, tutte le stagioni in cui il Milan è stato eliminato ai gironi nel vecchio format della Champions League.
1996-97: l’inizio della crisi nel girone con Porto, Rosenborg e Göteborg
La prima grande delusione arriva nel 1996-97, in una stagione già complicata in campionato e segnata dall’addio di Fabio Capello. In Champions League il Milan viene inserito nel Gruppo D con Porto, Rosenborg e IFK Göteborg.
Il cammino parte male: sconfitta interna 2-3 con il Porto all’esordio, nonostante una rosa piena di campioni. Seguono il 4-1 esterno a Trondheim contro il Rosenborg, ma anche lo scivolone a Göteborg (2-1) che evidenzia una squadra fragile e poco continua.
La classifica finale è impietosa: Porto primo, Rosenborg secondo, Milan solo terzo con 7 punti (2 vittorie, 1 pareggio, 3 sconfitte), davanti soltanto al Göteborg. L’ultima giornata, con il clamoroso 1-2 incassato a San Siro dal Rosenborg, sancisce l’eliminazione e diventa una delle notti più amare della storia europea rossonera.
1999-2000: da campione d’Italia a ultimo nel girone
Tre anni dopo, il Milan torna in Champions da campione d’Italia, con Andriy Shevchenko appena arrivato e subito decisivo in Serie A. Il sorteggio sembra favorevole: Gruppo H con Chelsea, Hertha Berlino e Galatasaray.
Sulla carta il Milan è la favorita per il primo posto, ma il campo racconta altro. Dopo lo 0-0 di Stamford Bridge, i rossoneri battono 2-1 il Galatasaray a San Siro, salvo poi complicarsi la vita con troppi pareggi e una dolorosa sconfitta a Istanbul.
Alla fine del girone, la classifica è sorprendente:
- 1º Chelsea,
- 2º Hertha Berlino,
- 3º Galatasaray,
- 4º Milan con 6 punti (1 vittoria, 3 pareggi, 2 sconfitte, 6 gol fatti e 7 subiti).
Per una squadra reduce dallo scudetto e con Shevchenko in forma smagliante, chiudere ultima nel girone è uno smacco pesante.
2000-01: la trappola della seconda fase a gironi
La Champions 2000-01 è quella della doppia fase a gironi. Il Milan parte forte: supera il preliminare con la Dinamo Zagabria e domina il primo girone, vincendo davanti a Barcellona, Leeds e Beşiktaş, con tanto di indimenticabile 0-2 al Camp Nou.
È nella seconda fase a gironi che arrivano i problemi. Nel Gruppo B, i rossoneri trovano:
- Deportivo La Coruña,
- Galatasaray,
- Paris Saint-Germain.
Il livello si alza, le certezze crollano. La squadra di Alberto Zaccheroni (poi sostituito in corsa) fatica a trovare continuità: pareggi, occasioni sprecate e quella sensazione di fragilità che accompagnerà tutto il finale di ciclo.
Alla conclusione della seconda fase a gironi, la classifica dice:
- 1º Deportivo,
- 2º Galatasaray,
- 3º Milan,
- 4º PSG.
È una delle eliminazioni più brucianti, perché arriva dopo una prima fase dominata e in un periodo in cui l’Europa sembrava ancora terreno naturale per i rossoneri.
2021-22: il ritorno dopo sette anni e il girone di ferro
Bisogna attendere il 2021-22 per rivedere il Milan in Champions dopo sette stagioni di assenza. Il sorteggio però è durissimo: Gruppo B con Liverpool, Atlético Madrid e Porto.
Il Milan paga l’inesperienza internazionale di un gruppo giovane: gioca spesso alla pari, ma porta a casa troppo poco. Al termine delle sei giornate, i rossoneri chiudono ultimi con 4 punti e fuori da tutte le competizioni europee, pur mostrando segnali di crescita utili per il futuro.
2023-24: il “girone della morte” con Dortmund, PSG e Newcastle
Nel 2023-24 il Milan torna in Champions da semifinalista uscente e finisce nel famigerato Gruppo F: uno dei gironi più equilibrati degli ultimi anni.
La lotta è serrata fino all’ultima giornata. A fine percorso, i rossoneri chiudono terzi con 8 punti, appaiati al PSG ma penalizzati dalla differenza reti e dagli scontri diretti. Il Milan scende così in Europa League, con il rammarico per occasioni mancate e infortuni pesanti.
Le chance di qualificazione alla prossima Champions tramite la Serie A
Guardando al presente, il Milan ha ritrovato stabilità nella parte alta della Serie A. La lotta per le posizioni europee è serrata, ma i rossoneri restano pienamente in corsa per un posto nella prossima Champions.In questo scenario, non sorprende che svariate analisi, comprese quelle che monitorano indicatori, trend e quote champions league, considerino la squadra tra le più credibili candidate al ritorno nella massima competizione europea, a patto di mantenere continuità e profondità di rendimento.

