Il gol di Rodri ha abbattuto l’Inter in finale di Champions, regalando per la prima volta nella sua storia la coppa dalle grandi orecchie al Manchester City, la Roma di Mourinho se l’è dovuta vedere ai rigori ma la fortuna le ha voltato le spalle e i giallorossi si sono dovuti accontentare di un secondo posto dietro il Siviglia, mentre Jarrod Bowen del West Ham ha segnato al 90’ il 2-1 definitivo che ha battuto la Fiorentina. Un trittico di sconfitte per le squadre italiane in altrettanti finali di coppe europee per club che ha fatto davvero male, passando dalla gioia e dalla meraviglia di vedere il tricolore sventolare negli ultimi atti della stagione 2022-2023 allo sconforto per essere tornati a casa a mani vuote. Una stagione che per l’Italia poteva essere da ricordare in eterno ma che invece si è dovuti immediatamente mettere alle spalle. Ma quanto fatto nella stagione passata è ripetibile? È un’impresa ancora possibile portare nuovamente tre squadre italiane in altrettanti finali europee contemporaneamente?
Champions League
La squadra da battere è il Manchester City che nella finale 2023 ha battuto l’Inter con un gol di Rodri al 68’ minuto. Prima Champions della sua storia e gioia infinita. Ma dall’Italia c’è qualcuno che può insidiare il super team di Guardiola o almeno provare ad arrivare alla finale di Wembley del 1° giugno 2024? Per come si sta svolgendo il campionato tutto lascia pensare che possa essere sempre la squadra nerazzurra allenata da Simone Inzaghi quella maggiormente candidata ad arrivare in fondo alla competizione. L’Inter è squadra completa, con una panchina lunga, giocatori nelle individualità forti e di esperienza e un gioco di squadra solido e compatto. Dietro l’Inter ci sarebbe il Milan che quest’estate ha rinforzato la rosa come non si vedeva da anni. Restano però le lacune che, specialmente nel torneo europeo difficilmente possono essere colmate nel giro di poco tempo. I rossoneri hanno un attacco vario e di qualità e un centrocampo che sta stupendo tutti ma restano delle incertezze in fase difensiva, cosa che in Europa non si perdona. Il Napoli scudettato ha invece perso Spalletti e il suo gioco per lasciare spazio a Garcia. Per una mancanza di continuità e un mercato non eccellente si trova uno step indietro e non sembra poter ripetere e superare l’impresa dei quarti dello scorso anno. Così come la Lazio che ancora una volta sembra essere in crisi di identità, con un bomber, Immobile, che quest’anno sta facendo più fatica che in passato.
Europa League
Finalista italiana fu la Roma di Mourinho, nella triste finale contro il Siviglia persa solo ai calci di rigore. I giallorossi sono ancora scottati da quella gara ma sicuramente ci riproveranno dopo la qualificazione alla competizione grazie al sesto posto in campionato.I giallorossi hanno un Lukaku in più quest’anno, in attesa che Abraham ritorni in campo entro fine anno. Due bocche di fuoco pazzesche, dunque, per tentare l’assalto alla prestigiosa coppa. Competizione che vorrebbe rivedere anche un ritorno alla grande dell’Atalanta dopo un periodo a tratti altalenante. La squadra di Gasperini ha cambiato ancora una volta interpreti in rosa ma il rodaggio sta funzionando e se gli undici nerazzurri riusciranno a trovare quei ritmi di gioco “europei” che sanno dare possono seriamente candidarsi a un posto per la finale di Dublino.
Conference League
Infine la Conference League, che lo scorso anno ha visto la Fiorentina vera sorpresa del torneo, fino all’approdo in finale contro il West Ham, partita finita 2-1 in favore degli inglesi. Anche in questo caso una delusione per un’italiana ma anche in questo caso tanta voglia di rivincita da parte della squadra di Vincenzo Italiano. La Fiorentina, infatti, è una formazione che per ora viene indicata sia dagli opinionisti che dalle quote specifiche sulla Conference League sul podio delle favorite insieme ad Aston Villa ed Eintracht Francoforte. I viola sono un’ottima squadra ormai collaudata che l’anno scorso, anche in ambito europeo, hanno dimostrato di poter dire la loro con un gioco spigliato, veloce e deciso, cosa che ha permesso loro di arrivare in una finale di coppa dopo decenni. E quest’anno la Fiorentina non solo ha mantenuto l’assetto della rosa dell’anno scorso ma è riuscita a inserire qualche tassello importante che può fare la differenza, così da riprovare l’assalto alla terza competizione europea