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venerdì, Aprile 19, 2024

Processo plusvalenze, prima vittoria della Juventus in tribunale

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Importante punto messo a segno dai legali della Juventus riguardo il caso plusvalenze.

Il TAR del Lazio ha dato infatti ragione al club bianconero, permettendo ai legali del club di ottenere la famosa carta segreta (‘nota 10940’) datata 14 aprile 2021.

Il procuratore federale Chiné, fino a ora, aveva respinto questa richiesta ma ora il TAR della Lazio ha ordinato alla Covisoc di consegnare entro sette giorni la copia della nota della Procura Federale.

Una notizia importante per la Juventus, la carta entra ora negli atti del ricorso bianconero e il Collegio di Garanzia esprimerà il giudizio su di essa e sul procedimento. È Sky Sport a spiegare l’importanza della carta “segreta”

La “nota 10940”

E’ datata 14 aprile 2021 in cui la Covisoc chiede alla Procura Federale alcune interpretazioni legate al caso plusvalenze. L’organo di vigilanza segnala alla Procura alcune “fattispecie per le quali non è agevole apprezzare quali siano i criteri a cui si sono attenuti i contraenti allo scopo di pattuire il relativo prezzo“. C’è poi la risposta della Procura Federale, “che ha fornito indicazioni interpretative alla Co.Vi.So.C. in ordine alla valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società”. Una carta che era rimasta inaccessibile fino alla sentenza del TAR del Lazio. Il procuratore federale Giuseppe Chinè aveva respinto questa richiesta spiegando che quella nota “non fa parte della documentazione acquisita nell’ambito del procedimento disciplinare“.

La questione è puramente tecnica ma potrebbe rivelarsi decisiva. Secondo la difesa, il 21 aprile 2021 andrebbe indicata come data di instaurazione del procedimento e quindi, secondo i tempi previsti dall’iter processuale (30 giorni per iscrizione della notizia in apposito registro e 60 giorni per la durata delle indagini) sarebbero inutilizzabili gli atti di indagine successivi al 14 luglio 2021 ovvero tutti gli atti che hanno portato alla riapertura del processo davanti corte d’appello Federale. La decisione, anche su questo dettaglio, spetterà al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni.

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