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venerdì, Aprile 26, 2024

Inchiesta Juve, il discorso di Chinè per convincere i giudici a punire la Juventus

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La Gazzetta dello Sport ha svelato il discorso fatto davanti ai giudici dal procuratore della Figc, Giuseppe Chinè, colui che giustiziato la Juventus attraverso la sua richiesta di revocazione dell’assoluzione per il caso plusvalenze, poi accolta dalla Corte d’Appello Federale, che ha portato alla penalizzazione in classifica di 15 punti per i bianconeri.

Eccone un estratto: “Le nuove prove evidenziano la particolare gravità dal punto di vista sportivo delle condotte tenute, che hanno impattato su più campionati professionistici di Serie A falsificandoli. Nelle stagioni al vaglio il club aveva perdite molto significative, ma invece di mettere le mani in tasca e ripianarle ha creato plusvalenze fittizie”.

Secondo Chinè è stata falsata la competizione sportiva: “Queste hanno permesso di mettere soldi veri sul mercato e acquistare giocatori che ha poi schierato falsando la competizione sportiva a danno di altre società che hanno davvero ripianato e che non hanno fatto mercato ma magari hanno venduto gioielli di famiglia”.

Secondo il procuratore “Ci sono club che hanno dovuto cedere calciatori da 20 gol a campionato e l’anno successivo in classifica hanno pagato dazio”.

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