Il giornalista e scrittore di fede bianconera Andrea Bosco, ha detto la sua sulla prestazione di Di Maria e Paredes a Verona.
“Di Maria ha giocato. Appunto. Purtroppo ha giocato. Ora, se Di Maria è questo, la Juventus ha toppato clamorosamente: non è il giocatore capace di iniettare quella inventiva che dopo l’addio di Dybala, nessuno alla Juve, ha“. Comincia con queste parole la disamina dell’ex giornalista del Guerrin Sportivo.
“Ma se Di Maria – non voglia la Dea – si sta risparmiando per il Mondiale, allora meglio congedarlo a gennaio. Chiamato a fare la differenza, Di Maria non la sta facendo”.
E “i sospetti sulla sua “autogestione“ sono leciti. Il Di Maria che gioca a Torino è il brutto sosia di quello che faceva faville a Parigi”.
Bosco passa poi all’altro argentino: “Tralascio ogni commento su Paredes: giocatore irritante. In qualsiasi “ scapoli-ammogliati” del mese di agosto, l’intensità è maggiore di quella messa in campo da Paredes. Ma purtroppo Paredes, lo ha chiesto ed ottenuto Allegri. Sembrava che senza Paredes la Juventus non potesse vivere. Invece non solo poteva. La Juventus ne aveva in casa uno enormemente più bravo di lui: Fagioli”.
“Anzi, – rincara la dose Andrea Bosco – la Juventus ne ha anche un altro, di qualità. Si chiama Barrenechea (in favoloso gol, recentemente con la Next Generation) argentino anche lui, di mestiere “metodista“ . Ma non appena, dopo il Mondiale, Paredes finirà di farsi licazzisua e ritroverà una condizione accettabile, Fagioli finirà in panchina e il ragazzino di Brambilla al massimo continuerà ad allenarsi con la prima squadra”.