L’ex arbitro Mauro Bergonzi ha parlato a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio:
Bergonzi parte da una constatazione: “Non era rigore quello negato al Napoli, il pallone è stato toccato in anticipo da Rui Patricio, anche se era una situazione in campo molto difficile da giudicare. Tocco, mano, tocco: questo è il ragionamento”.
Da qui il paragone con il rigore concesso all’Inter:
“Il portiere sfiora il pallone e non ha cambiato direzione… si tratta di una decisione dell’arbitro nettamente corretta. La questione verte sul giudizio della situazione e se fosse fallo o meno e quello su Lautaro era netto. Mentre Rui Patricio tocca il pallone e lo devia lateralmente… non era un penalty da assegnare”.
Sul 4-3 dell’Inter era fallo…: “Si trattava di una decisione molto semplice da prendere. Milenkovic ha commesso comunque un errore madornale. Nonostante la decisione errata, Valeri resta un ottimo arbitro, la gara diretta era molto complicata da gestire. Con il corso degli anni, tuttavia, si perde lucidità, nei minuti finali della partita si comincia a far fatica. Era comunque calcio di punizione a favore della Fiorentina…”.
E sul mancato rosso a Dimarco?
“Errore gravissimo del Var e di Valeri, i quali non riescono a fischiare un fallo terribile. Tacchetti esposti e piede a martello, era un’espulsione sacrosanta. Una situazione legata all’assenza di concentrazione, è stato uno sbaglio grossolano. Il clima del campionato e il grande nervosismo, però, fanno sì che gli arbitri sbaglino maggiormente. La partita di ieri è stata emblematica a riguardo, il clima in campo sarà infuocato sino all’interruzione della Serie A”.