martedì, Novembre 26, 2024

Sconcerti: “Juve, la svolta nelle parole di Agnelli. Nessun altro presidente si prende colpe negli altri club”

Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera ha commentato la vittoria della Juve sul Torino, mettendo l’accento su un dettaglio:

Si è dato poca importanza all’intervento di Andrea Agnelli dopo la partita con l’Haifa. La svolta è stata lì, i giocatori rispettano la rabbia e la diversità di chi li paga”, ha fatto notare il giornalista ai suoi lettori.

Agnelli ha usato parole dure, ha parlato di vergogna e di responsabilità, della necessità di uscire insieme dal momento. Ha tolto alibi a giocatori e tecnico assumendosi i rischi del futuro”.

Poi la differenza tra il presidente Agnelli e i suoi pari negli altri club: “Sono parole dovute, non nuove, che oggi non si dicono più. Non le ha mai dette Zhang, le ha fatte dire nel suo modo felpato e inutile a Marotta. Non le ha mai dette Friedkin, che le lascia dire a Mourinho confondendo i ruoli. Non hanno mai parlato né Elliott né Cardinale. Commisso quando parla non lo fa mai sui problemi della squadra, ma su quelli con la stampa”.

E ancora: “Nessun presidente si prende colpe, per questo quando uno lo fa porta rumore e conseguenze”.

Certamente, spiega Sconcerti “la Juve ha ancora problemi, probabilmente uscirà dalla Champions e vedrà altri vincere il campionato… Agnelli ha ricordato questo con in più una punta di orgoglio: la Juve siamo noi, i nostri cento anni di società, investimenti e scelte, nessun altro. Chi vuol giocare con noi lo ricordi”.

E ancora l’interpretazione di Sconcerti non fa una piega: “Chi vuol tifare per noi, lo ricordi anche di più. Non ci sono vie di mezzo. Il Torino è capitato così quasi in un ambiente non suo. Non è riuscito a spaventare la Juve con il solito agonismo. Quando Vlahovic è entrato in partita, il Torino ne è uscito quasi naturalmente”.

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