Massimo Neri, storico preparatore atletico al fianco di Fabio Capello nelle sue esperienze sulle panchine di Juventus, Real Madrid, nazionale inglese e russa, non ha dubbi su quelli che possono essere i problemi della Juve:
“Con un calendario così congestionato, con una partita ogni tre giorni, c’è davvero poco spazio per allenarsi e per migliorare quelle lacune evidenziate dalla Juve e, in generale, anche da altre squadre. Ci vuole tempo per ottenere dei risultati, come per esempio per esaltare velocità e intensività”, la spiegazione dell’esperto.
Carenze fisiche dunque, quelle mostrate dalla Juventus un po’ in tutta la stagione:
“Stiamo parlando di atleti che, se anche non si allenassero, avrebbero comunque un’autonomia in grado di reggere almeno un tempo. E’ impensabile che finiscano le energie in così breve tempo: sono convinto che, in questo caso, subentrino altri aspetti, come quello mentale e motivazionale, con un approccio sbagliato alla gara”.
Il problema fisico, si intreccia dunque con quello psicologico:
“La preparazione non è l’unica causa di un ritmo blando, bisognerebbe scavare più a fondo. Anche perché lo staff tecnico è il primo a rendersi conto dei parametri fisici di ogni singolo giocatore: sa perfettamente chi è in condizione e chi no”.