mercoledì, Novembre 27, 2024

Moggi: “Calciopoli? Era già tutto preparato dal 2004 e Facchetti sapeva tutto. Telecom stava agendo nella maniera migliore”

Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus è intervenuto a Radio Bianconera dove ha dato qualche anticipazione sulla docuserie in uscita su Calciopoli

Con la serie su Calciopoli l’obbiettivo è raccontare la verità, che ancora non è stata raccontata da chi ha raccontato solo novelle del processo. E La Gazzetta dello Sport è una di queste”, le prime parole dell’ex Juve.

Moggi anticipa che “faremo ascoltare delle intercettazioni, che sono quelle delle 2006. Tra queste c’è quella di Gian Felice Facchetti, che mi querela, perchè io ho detto che il papà faceva comunella con gli arbitri. In quella sentenza si legge che il procuratore della Federcalcio, Palazzi ha scritto che l’Inter aveva più problemi di tutti per via del comportamento illegale del suo presidente”, le anticipazioni di Moggi.

E ancora: Facchetti sosteneva nel 2004, che, tempo due anni, sarebbero successe cose clamorose nel calcio italiano. Era tutto preparato. Telecom stava agendo nella maniera migliore. E racconto un’altra cosa: io ho un’edizione del Corriere dello Sport, in cui c’è scritto: “Alt! Versione diversa di Calciopoli”, perché un maresciallo va in tv e dice che questo processo poteva essere evitato tranquillamente. E quando parla del caso di Paparesta, che fu rinchiuso nello spogliatoio di Reggio Calabria, lo descrive come un fatto estetico e di puro colore. Quest’avvenimento è stato trasformato in un sequestro di persona”.

Luciano Moggi rivela inoltre che “Enzo Biagi aveva già individuato quello che era successo. Ha detto: «Ma vuoi vedere che in quella sentenza hanno preso Moggi come capro espiatorio per coprire sentenze ben più gravi di quelle?». Questi ha fatto un elenco di casi ben peggiori di questi. Una decina precisamente”.

Moggi poi dice aggiunge un altro dettaglio: “l’avvocato Giuseppe Benedetto, nominato della FIGC, quando si è accorto di questi imbrogli, è andato da Guido Rossi e gli ha detto: «Siccome io, voglio andare a letto con la coscienza pulita, mi dimetto da questo incarico irrevocabilmente». Questo è per dire cosa facevano le persone oneste. Ma c’è ancora di più: a quei tempi lì c’era qualcuno, che stava nell’Under 21 e che adesso sta comandando il calcio, che diceva: «Ti stanno facendo una cosa bruttissima. Mi dispiace»”.

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