Dopo il consulto a Lione, Paul Pogba ha scelto la terapia conservativa e un ritorno in campo dopo circa 5 settimane, anziché l’intervento al menisco laterale del ginocchio destro, che lo avrebbe invece tenuto fuori almeno fino a fine anno.
A parlare della decisione di Pogba, Marcello Chirico che su calciomercato.com si chiede “Scommettiamo che, se non ci fossero stati i Mondiali, Paul Pogba si sarebbe fatto operare al menisco e avrebbe risolto definitivamente il problema?”.
“Il polpo, però, vuole a tutti i costi giocare in Qatar a novembre ed ha quindi anteposto la nazionale ai colori bianconeri, nonostante il suo viscerale amore per essi e i 10 milioni richiesti per poterli tornare ad indossare” ha continuato il giornalista, che ha poi aggiunto: “Eppure, tutti i luminari consultati – prima negli Stati Uniti e poi a Lione – avevano consigliato al francese l’intervento in artroscopia, così da risolvere del tutto e subito il problema, ma lui, testone, non ha voluto ascoltarli”.
“È però anche vero che se la terapia conservatrice verrà fatta bene potrebbe fargli scollinare l’intera stagione e, magari, rinviarel’intervento al giugno 2023 se non addirittura scongiurarlo del tutto” sottolineando “Tutto dipende dall’efficacia delle cure e dalla bravura di medici e fisioterapisti”.
Un passo necessario, il ritorno sul mercato: “dopo quello per Vlahovic a gennaio, fare un altro sforzo, perché per sostituire degnamente Pogba, nel caso in cui tutto dovesse volgere al peggio, serve un centrocampista di quel livello lì, ed il nome è uno solo: Milinkovic Savic“ ha commentato il giornalista, che ha aggiunto: “i contatti tra Juve e Lazio ci sono stati e il serbo ha già dato da tempo il proprio nulla osta”.