“Il PSG vuole boicottare la Juventus (e non solo): il piano coinvolge anche la Roma“, questo il titolo di Fanpage che spiega come “Dietro il rifiuto della Roma di non partecipare al Trofeo Gamper ci sarebbe un’altra motivazione rispetto a quella ufficiale”. E ancora una volta, c’entra la Superlega: “La strategia di potere tessuta dietro le quinte dal presidente del Psg e dell’Eca, Al-Khelaifi, per fare terra bruciata intorno ai club fautori della Superlega“.
Un progetto che “ha provocato una rottura insanabile tra i vertici delle uniche squadre dissidenti rimaste ancorate al progetto”. “C’è una guerra di potere che si combatte tessendo la trama delle amicizie e dei reciproci interessi. Di qua o di là , Nasser Al-Khelaifi (numero uno del Paris Saint-Germain e dell’Eca) si è schierato fin dal primo momento al fianco della Uefa e ne è divenuto l’alleato più forte“ sottolinea Fanpage, che aggiunge:
“La strategia è chiara: consolidare la posizione dominante ai vertici del calcio internazionale a ogni costo, che sia economico o diplomatico, fare terra bruciata intorno a Juve, Barça e Real. Va letta così l’offerta straricca che ha messo sul piatto di Mbappé: tanto oro da fargli luccicare gli occhi e la possibilità di mettere bocca anche su chi può giocare o meno nel Psg. Tutto pur di non perdere il talento che stava per andare ai blancos del ‘nemico‘ Florentino Perez“.
“Nello stesso solco (è l’ipotesi avanzata da Repubblica e Corriere dello Sport) germogliano il rapporto con il presidente della Roma, Dan Friedkin, e il no improvviso/inatteso al Barcellona. I giallorossi non parteciperanno al Trofeo Gamper in programma al Camp Nou il 6 agosto”.
“Dietro il rifiuto che ha fatto infuriare i catalani, che impugnano il contratto firmato e sono pronti a far valere le loro ragioni per incassare le penali di risarcimento, ci sarebbe una telefonataricevuta dal magnate americano dei capitolini. Chi ci fosse dall’altro capo del filo (o agisse quale emissario diretto) non è difficile immaginarlo“ sottolinea Fanpage che chiude:
“Nella ricostruzione fatta ci sono alcune tessere del mosaico che completano il puzzle: interessi imprenditoriali comuni relativi alla realizzazione di hotel di lusso, resort, investimenti e altre strutture immobiliari a uso ricettivo in Costa Azzurra. Ma questa è solo la punta dell’iceberg”.