In occasione dell’evento a San Siro organizzato dal quotidiano Il Foglio, in cui si sono dati appuntamento i protagonisti dello sport, il presidente dei bianconeri Andrea Agnelli ha parlato anche della situazione in casa Juventus.
Inevitabile un commento sulle voci che si rincorrono da giorni su un suo possibile addio alla presidenza della Juve. Una possibilità che il numero uno dei bianconeri non sembra contemplare: “Io fuori dalla Juve? Sono sereno, so quello che stiamo facendo e mi sto divertendo”. Ha poi aggiunto: “Abbiamo un progetto a lungo termine con Allegri, sapevamo che quest’anno sarebbe stata dura ma è di buon auspicio per il futuro avere rimpianti per non aver vinto lo scudetto”.
In merito alle voci sempre più insistenti di un possibile ruolo in società per Alessandro Del Piero, Agnelli ha precisato: “Del Piero è sempre il benvenuto alla Juventus, ma ha una sua vita. Entrare in società significa cambiare stile di vita e in questo momento Alex è molto concentrato su quello che sta facendo e mi sembra sia felice così”.
Agnelli ha poi parlato dell’addio a fine stagione di Paulo Dybala: “È un grande giocatore, ma le decisioni sono figlie di momenti. Se a dicembre mi aveste chiesto di Vlahovic alla Juve, vi avrei detto che era impossibile e poi invece lo abbiamo preso a gennaio. Le risorse sono limitate e bisogna scegliere come investirle: abbiamo Vlahovic, de Ligt, Chiesa e Locatelli. Fare un’offerta a Paulo non consona al suo livello non sarebbe stato giusto anche per lui, che a 28-29 anni deve trovare l’ultimo passaggio”.
Sullo scontro nella finale di Coppa Italia contro l’Inter, Agnelli ha commentato: “Importante solo se si perde? No, ogni trofeo conta. Credo che il più importante di tutti sia il campionato perché fotografa il più forte della stagione. La Champions ha più appeal, ma ogni titolo conta”.