“Ridateci il calcio all’italiana”. Il Corriere dello Sport apre l’edizione odierna con il virgolettato di Fabio Capello, che nel corso di una chiacchierata con il direttore Ivan Zazzaroni ha analizzato le diverse problematiche del calcio italiano.
“Continuiamo a copiare il Guardiola di 15 anni fa” ha osservato Capello, che ha anche aggiunto: “Stiamo aiutando gli altri a batterci. Il modello giusto è quello tedesco”.
“Oggi non esistono più i difensori e i portieri fanno bei regali, vedi uno dei tre gol di Benzema – ha continuato Capello. Gli avversari non vanno aiutati e gente come Ancelotti, Simeone e Emery lo sa bene. Da noi la palla non gira velocemente, saltella, non scorre in modo fluido. E non farmi parlare degli arbitri” ha commentato Capello, che finisce per parlarne: “Sono tutta un’interruzione. Fermano il gioco ad ogni secondo, i contrasti per loro sono sempre punibili e puniti e così le nostre squadre non imparano a tenere alto il ritmo. Siamo rimasti indietro, in tutti i sensi, il problema principale però è che quelli bravi non vengono più in Italia, così manca il confronto con i migliori”.
Capello ha poi commentato la situazione di Paulo Dybala, che a fine stagione darà il suo addio alla Juventus: “Deve pregare di non farsi più male, è solo questo il suo problema. Lo vogliamo discutere tecnicamente? Negli ultimi due anni ha avuto noie di ogni genere, anche un’infezione urinaria, e ha giocato troppo poco. Se in salute, è un top. Un consiglio? Stai bene a Torino? Proponi alla Juve un contratto di un anno, sfidala, rimettiti in gioco e dimostrale di nuovo quanto vali”.