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venerdì, Aprile 26, 2024

Napoli deferito, Chirico ai tifosi napoletani: “Non strillate e non stracciatevi le vesti. Il Napoli la farà franca anche stavolta, ma a norma di protocollo, quella sera i 3 azzurri non avrebbero potuto giocare”

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Napoli deferito per aver violato la disposizione dell’Asl il 6 gennaio contro la Juve mandando in campo Lobotka, Rrahmani e Zielinski a Torino.

“Non accadrà nulla. Possono mettersi tranquilli tutti coloro che da Napoli hanno iniziato a strillare e stracciarsi le vesti”, le prime parole di Chirico sulle colonne de “Il Bianconero”.

Il giornalista di fede juventina è sicuro: “Finirà tutto a pizza e mandolini, perché così ci ha abituati da anni la procura federale. È già capitato con la scandalosa vicenda tamponi della Lazio, ricapiterà pure stavolta per le quarantene non rispettate da Zelinski, Rrhamani e Lobotka, quando la sera dell’Epifania scesero tutti e tre in campo a Torino, nonostante il divieto a lasciare le proprie residenze impostogli dalla solita Asl 2 di Napoli”.

Asl, spiega Chirico “che stavolta qualche ragione ce l’aveva pure, considerato che l’intero trio non si era ancora sottoposto alla dose booster di vaccino e – pare – avessero tutti il green pass scaduto”.

Il giornalista juventino precisa tuttavia che i tre giocatori “a norma di protocollo, quella sera non avrebbero potuto giocare, ma siccome siamo in Italia, gli organi disciplinari della Federazione si sono messi in moto a quasi tre mesi di distanza dall’accaduto”.

Ma “siccome molti dirigenti di società conoscono bene i meccanismi federali, se ne fregano di regole e regolamenti e fanno quello che gli pare, sicuri che al massimo gli verrà fatta pagare una multa, e talvolta nemmeno quella”. 

Il giornalista in chiusura non manca di rammentare come finì un “anno prima, la vicenda Juve-Napoli, con la squadra partenopea bloccata all’aeroporto dalle Asl locali perché con troppi positivi in rosa (seppur il protocollo sanitario, allora vigente, consentiva ai club di disputare le gare con 12 calciatori sani disponibili) e con la società che risultò aver svolto un ruolo attivo per impedire lo svolgimento di quella partita. Il giudice federale Sandulli arrivò a parlare di “dolo preordinato”, ma davanti al tribunale del Coni fu la stessa federazione a delegittimarlo non presentandosi all’udienza e permettendo così al Napoli di farla franca.

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