Marco Tardelli dalle colonne del quotidiano torinese La Stampa, ha parlato della spinosa questione legata al rinnovo di Paulo Dybala con la Juventus:
“Che cosa è cambiato tra la Juventus e Dybala dall’inizio della stagione, da quando insomma Allegri decise di costruire il futuro con al centro l’argentino? «Ognuno deve dimostrare di valere il valore che gli si dà» era quello che dichiarava Arrivabene durante le schermaglie”.
Tardelli ha ricordato ai lettori ed all’amministratore delegato bianconero che con la Joya “nonostante 281 presenze e 112 gol tra campionato e coppa che Dybala ha inanellato, oltre a cinque scudetti, quattro Coppa Italia e tre Supercoppa, il talento non è bastato a convincere l’ambiente”.
(…) “E allora mi chiedo perché tanta acredine? Perché questa voglia di umiliare il ragazzo? Addirittura questa voglia di dimostrare, come diceva il senatore Bossi “chi ce l’ha più…”, un atteggiamento punitivo che non aiuta il calcio.
La conclusione dell’ex bandiere della Juve è questa: “Ritengo che non sia più una questione di soldi ma di credibilità. (…) La voce dell’allenatore in questo caso è determinante. Allegri deve essere parte in causa e soprattutto tutti gli interlocutori devono trovare il coraggio di raccontarsi la verità. Perché la verità a volte fa male, ma spesso è anche segno di rispetto”.