Luciano Moggi ha commentato il derby di Torino pareggiato dalla Juve. E lo ha fatto attraverso le colonne di Libero Quotidiano:
“Soltanto pochi anni addietro il derby di Torino è stata una partita importante per la classifica perché riguardava una squadra in lotta per lo scudetto. Lo Juventus-Toro di venerdì ci è apparso invece come una sfida in tono minore, addirittura una stracittadina da metà classifica, terminata con un pareggio sostanzialmente giusto”, si legge nell’articolo a forma dell’ex dg bianconero.
“La Juve ha segnato sugli sviluppi di un corner grazie all’errato posizionamento di Milinkovic-Savic (andato a spasso dentro la sua area piccola: è un portiere non nuovo agli svarioni) ed ha poi fatto poco rispetto al proprio potenziale per impensierire il Toro”.
Passando ai singoli: “Un Bremer quasi perfetto su Vlahovic è la dimostrazione dei meccanismi non funzionanti fra i bianconeri: il serbo non ha ricevuto palloni ispirati dal centrocampo, che Allegri ha scelto di schierare molto fisico e poco adatto alla costruzione (Locatelli, Rabiot e Zakaria)”.
Tutto ciò a detta di Moggi, “è l’evidente cartina di torna-sole delle diversità che ci sono fra la Juve e la Fiorentina. I compagni di squadra viola giocavano in sua funzione, in bianconero tutti sgomitano per dividersi il palcoscenico giocando per la squadra”.