Igor Tudor torna all’Allianz Stadium per la prima volta da avversario dopo la parentesi da vice allenatore di Pirlo sulla panchina della Juventus.
E lo fa sedendosi stavolta sulla panchina del Verona, squadra da lui egregiamente allenata:
“Sarà la prima volta che andrò là da allenatore avversario. Ho passato molti anni lì, ci sarà il 50% di pubblico dopo i 5.000 delle ultime partite, quindi sarà ancora più bello”, le prime parole dell’ex juventino.
“Sono arrivato alla Juve molto giovane, e mi hanno cresciuto, i vari Montero, Iuliano… Sono entrato come bambino e ne sono uscito uomo. Là ho scoperto la cultura del lavoro, e andando un po’ in giro capisci che non è scontata”, ha ricordato con orgoglio e un filo di emozione Igor Tudor.
“L’unica cosa che conta è vincere? Ne ho parlato molto di questo argomento. Il mondo del calcio è sempre più esigente: non basta speculare. Lo dimostra anche il nostro campionato: si fanno sempre più gol, si va di più all’attacco. Il calcio si fa per i tifosi, poi è giusto che sia il risultato a determinare. Se c’è da scegliere tra 4-3 e 1-0 scelgo il 4-3”.
Tudor spende inoltre parole importanti per il neo acquisto bianconero Vlahovic:
“È un bel giocatore, uno dei più forti in quel ruolo. Loro hanno fatto un acquisto importante, con un esborso importante. Si marca al meglio delle proprie possibilità : lui è forte, ma si gioca sempre in undici. Loro hanno molti campioni che possono risolvere la partita in ogni momento. Sarà una gara bella da affrontare”.