venerdì, Novembre 22, 2024

Juve, per Dybala offerta al ribasso: si rischia la rottura

L’acquisto di Dusan Vlahovic potrebbe ripercuotersi anche sul futuro di Paulo Dybala. Un rinnovo ancora in stand-by, nonostante da tempo sembrasse mancare solo la firma. Dopo un iniziale accordo di massima raggiunto ad ottobre, l’argentino e la Vecchia Signora sono infatti di nuovo distanti. Appuntamento a febbraio, come annunciato dall’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, accompagnato dal velato avvertimento: Deve dimostrare di meritare la maglia. Non devo dimostrare niente a nessuno, la risposta della Joya, che non fa ben sperare.

A commentare la situazione di Dybala, il Corriere dello Sport, che riferisce dell’intenzione della Juve di proporre al suo numero 10 un rinnovo al ribasso.

“L’acquisto boom di Vlahovic cambia gli equilibri nell’attacco bianconero. La scelta della società, che ha deciso di anticipare gran parte del budget previsto per il mercato della prossima estate e di investire sul bomber serbo, è un messaggio chiaro scrive il quotidiano, che aggiunge: “Adesso bisognerà risolvere la questione Dybala che, con il passare del tempo, si fa naturalmente sempre più spinosa. La strada per il rinnovo infatti è in salita, anche se non per questo si dovrà arrivare necessariamente alla rottura”.

“Sembrava che, dopo l’intesa di ottobre per il prolungamento fino al 2026 a otto milioni più due di bonus a stagione, la firma fosse soltanto questione di tempo. Sarebbe dovuta arrivare prima delle feste, poi è stata rinviata al nuovo anno. All’alba del 2022, invece, la doccia fredda per Dybala, con la frenata del club che ha deciso di posticipare ogni discorso relativo ai rinnovi a febbraio. Una scelta che ha riportato il gelo tra le parti”.

L’idea, peraltro non ancora comunicata all’entourage dell’argentino, sarebbe di rivedere i termini dell’intesa: non più 4 ma 3 anni di contratto e un ingaggio non superiore ai sette milioni annui, il nuovo tetto che la società ha in animo di non superare per perseguire la riduzione del monte ingaggi del 15-20% che è uno dei passi fondamentali per ritrovare l’equilibrio nei conti”. “In caso di proposta al ribasso, accetterà o si arriverà alla rottura?” – si chiede il quotidiano.

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