Il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic è stato intervistato dal Corriere dello Sport.
Spiccano le parole del tecnico a proposito del mancato matrimonio con la Juventus.
“C’era l’indecisione di Conte: la società non voleva esonerarlo e lui prima se ne era andato e poi ci aveva ripensato” – ha spiegato l’allenatore serbo.
“Ad ogni modo ca**i loro. In quel momento erano liberi Allegri, Mancini e Spalletti, ma la Juve aveva scelto me. Con la Samp avevo fissato una data entro la quale avrei dovuto dare una risposta definitiva e visto che con la Juve si andava per le lunghe rispettai la parola e firmai per un altro anno con Ferrero”, ha ricordato Sinisa.
E ancora: “Ogni tanto penso che se fossi andato alla Juve qualcosa avrei vinto anch’io, tu che dici? Da calciatore ho ottenuto tutto, da allenatore mi sono preso qualche bella soddisfazione e sono sicuro che prima o poi arriverà anche il grande club. Il Milan è una top, ma nel mio periodo lo era un po’ meno”.
Infine, Mihajlovic sulla lotta scudetto ha ribadito di tifare Napoli:
“Io spero che a vincere sia il Napoli. Il Napoli per la gente, mi piace la gente di Napoli. All’Inter sono stato giocatore e vice allenatore, è la mia seconda famiglia. Ma ho una passione speciale per i napoletani, un popolo di cuore, come i serbi. Ecco, forse noi siamo forse un po’ più duri… Io non c’entro un cazzo con Napoli e i napoletani, eppure li sento vicini, affini. Abbiamo la stessa attenzione ai rapporti, coltiviamo il senso dell’amicizia”.