Il centrocampista della Lazio Sergej Milinkovic-Savic, pedina fondamentale di Simone Inzaghi nella passata stagione, è finito nel libro nero del tecnico Maurizio Sarri, che lo considera arrogante e presuntuoso, una linea condivisa dalla società e dal presidente Lotito.
Parabola discendente, quella del centrocampista serbo alla Lazio, che ora rischia la panchina, vista la tensione con Sarri. L’addio di Simone Inzaghi gli avrebbe tolto serenità, ma dietro al suo comportamento, ci sarebbe la volontà di lasciare la Lazio.
La multa rimediata dal giocatore per la fuga dalla cena di Natale insieme ad altri 6 compagni (costata una multa a tutti), unita a qualche discussione di troppo in occasione degli allenamenti, porta a pensare che la sua esperienza alla Lazio sia oramai al capolinea e che possa chiudersi a fine stagione.
Un’intesa mai nata quella tra Milinkovic-Savic e Sarri, come racconta CalcioMercato: “tra i due la scintilla non è mai scattata, anzi. Diverse indiscrezioni raccontano di Sarri arrabbiato con Sergej per alcuni comportamenti giudicati come arroganti”, e aggiunge:
“L’agente di Milinkovic-Savic, Mateja Kezman, ha aperto alla Juventus in una recente intervista. Ma al momento il club bianconero non ha le risorse economiche necessarie per convincere Lotito che per il suo gioiello chiede tanti soldi (almeno 75 milioni di euro). Su Sergej si sta muovendo con decisione il Manchester United, informato dell’accordo tra Kezman e Lotito che prevede una via di uscita programmata a fine stagione. Non a prezzo di saldo ma comunque un primo segnale di come l’avventura dell’ex Genk nella Capitale sia vicina ai titoli di coda“.