Si parla tanto del rinnovo contrattuale tra la Juventus e Paulo Dybala. Ora più che mai vista la presenza a Torino di Antun, il suo procuratore.
Nel frattempo la Joya ha preso parte ad un incontro con dei bambini nella sala conferenze dell’Allianz Stadium.
Una conferenza in cui i piccoli tifosi bianconeri hanno fatto domande spontanee a cui la Joya ha risposto in maniera altrettanto spontanea
“Passare dal Palermo alla Juventus è stata una delle emozioni più grandi. In quel momento ci sono state tante chiamate, stavo facendo bene a Palermo, però quando il mio procuratore mi ha detto che mi aveva chiamato la Juventus ho detto di rispondere solo a quelle chiamate e di non rispondere a nessun’altra”, ha ricordato Dybala.
“Avevo intenzione di alzare il livello e il fatto che la Juventus mi abbia cercato è stata un’emozione molto bella”.
Poi la confessione: “Cosa chiedo a Babbo Natale? La lista è lunga, ci sono tante cose che si possono chiedere, alcune più vicine altre no. A livello calcistico chiederei la Champions per la Juve, anche il Mondiale con l’Argentina sarebbe straordinario. Sognare è gratis, se Babbo Natale ci porta questi regali saremo contenti. Ricucire il gap in classifica? Speriamo, ma in questo caso Babbo Natale deve fare davvero miracoli”.
Si è parlato anche del peso della maglia bianconera numero 10, quella dei più grandi campioni della Juve:
“La 10 pesa tanto perché bisogna sempre dare di più, non basta quello che si è appena fatto. La 10 sappiamo tutti quello che rappresenta nella Juventus, nella storia l’hanno indossata dei fenomeni. Per me è un onore da quando la società mi ha chiesto di indossare questo numero: avevo il 21, che qui significa comunque tanto. Sono onorato di indossarla, spero di dare a tutti i tifosi qualcosa di spettacolare con questo numero. Il gol più bello? Credo che quello contro l’Inter del 2-0, per come è stata l’azione, sia stato uno dei più belli. Peccato non ci fosse il pubblico. I miei idoli? Riquelme e Ronaldinho”.