Il noto procuratore Mino Raiola nel corso di un’intervista al canale televisivo tedesco Sport 1, oltre a parlare di mercato, ha affrontato la spinosa questione dei compensi, uno dei temi più controversi in materia di agenti.
Nelle scorse settimane il presidente della Fifa Gianni Infantino, aveva dichiarato: “Nel 2019 è stato speso l’equivalente di sette miliardi di euro per i trasferimenti di calciatori: 700 milioni sono andati in provvigioni degli agenti e solo 70 milioni alla formazione e ai compensi di solidarietà. Qualcosa non va, si deve cambiare. Dobbiamo rendere le regole un po’ più trasparenti di quelle attuali“.
Parole che non sono piaciute a Raiola che ha risposto piccato: “Se Haaland si trasferisce per 90 milioni di euro, potrei ricevere una commissione da 30 milioni di euro. Non ho problemi a dire ciò che merito. Ho un problema con l’essere trattati come criminali, non lo siamo” ha commentato il procuratore, che ha poi aggiunto una frecciata all’indirizzo della Fifa:
“Vogliono limitare le nostre commissioni ma la Fifa non regola nemmeno le spese di trasferimento dei club. Il fair play finanziario è uno scherzo. Qual è il prossimo? Un tetto salariale per i giocatori? Questa è la responsabilità dei club, che pagano anche a noi le commissioni”.
“A cosa ci serve la Fifa? – attacca Raiola. Vuoi trasparenza? Quindi dovrebbero iniziare da loro stessi. Perché non porti la tua attività principale a Colonia? Perché è in Svizzera? Come vengono assegnati i campionati del mondo?”
“Per Mino Raiola la FIFA non è nulla! Abbiamo bisogno di un nuovo sistema calcistico e vincerò questa battaglia. Non ho paura di nessuno, specialmente della Fifa!” ha concluso.