Su Il Fatto Quotidiano, vengono riportate le prime indiscrezioni dell’inchiesta plusvalenze della Juventus di cui occuperà stasera Report su Rai 3.
Spicca il passaggio in cui viene a galla che l’intero sistema calcio è coinvolto in questa faccenda.
Nei bilanci dei vari club del 2019 emergono costantemente gli importi delle plusvalenze.
Negli ultimi 5 anni, i ricavi da plusvalenze nell’intero sistema calcio sono raddoppiati, passando da 381 milioni a 753 milioni, il 20% sui fatturati.
“Alterare” le entrate serviva a far fronte alla lievitazione dei cartellini e degli stipendi dei calciatori.
La prova secondo il quotidiano diretto da Travaglio sta nella lettera inviata dalla Covisoc alla Figc a giugno.
Il Fatto fa notare come viene definita “critica le deroghe alle licenze 2021/2022 per l’ammissione ai campionati e allerta sull’esigenza “di selettività nei criteri di ammissione” e di porre attenzione alle misure di favore indotte dalla pandemia come “la sterilizzazione delle perdite, la sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione, e la sospensione degli obblighi di pagamento dei debiti fiscali e contributivi”.
Il richiamo avverte che le regole per l’iscrizione ai campionati 2021/2022 “possono tradursi in un’eccessiva mitigazione dei requisiti di capitale e liquidità” per cui anche società già chiaramente fragili potrebbero conseguire la licenza con il rischio di default di club a campionato in corso”. Per Covisoc le regole avrebbero dovuto essere irrigidite, anche se in regime di pandemia. E invece a settembre, la Figc ha rassicurato i club che non avrebbe applicato sanzioni. E questo nonostante le società fossero in grave ritardo sugli obblighi fiscali e sugli stipendi arretrati.
“Un documento riservato di fine agosto 2021 mostra che su 20 club si serie A ben 10 erano in ritardo di 2 mesi nel pagamento degli stipendi; e ben 11 su 20 erano in ritardo di 3 mesi sul versamento delle ritenute Irpef”.