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sabato, Aprile 20, 2024

Nedved, la “trappola” geniale di Moggi per strapparlo alla Lazio e portarlo alla Juventus

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L’ex Pallone d’oro Pavel Nedved è stato oggetto di un articolo pubblicato dalla Gazzetta dello Sport, in cui ripercorre le tappe fondamentali della carriera calcistica dell’attuale vice presidente della Juventus.

Giunto in Italia nell’estate 1996 per indossare la maglia della Lazio, si trasferisce poi alla Juve nell’estate 2001:

Curioso anche il suo passaggio da Roma a Torino: La Gazzetta racconta così quanto successo:

Dopo essere diventato un giocatore della Lazio nell’estate 1996, “la dirigenza della Juve lo mette nel mirino nell’estate 2001, molto simile a quella appena trascorsa per due aspetti in particolare: la cessione di un grande campione come Zidane e il ritorno di Lippi dopo un paio di stagioni deludenti”.

La Juve “comprende che la trattativa non sarà facile sin dal primo contatto, perché il calciatore stesso rifiuta di aprire un dialogo per il suo trasferimento a Torino. La scena di replicherà più volte”.

Poi la genialata dell’allora direttore generale della Juventus, Luciano Moggi:

A quel punto Moggi, facendo leva sulla passione di Pavel per il golf, lo invita a raggiungere comunque Torino solo per visitare i campi della Mandria. E lo fa cadere nella trappola. Il dirigente bianconero architetta il piano: informa qualche giornalista della visita segreta e di fronte al gruppone di cronisti che attende l’arrivo del calciatore per testimoniare l’incontro si fa vedere con aria risentita”.

Oramai è fatta! “Il giorno dopo le prime pagine dei giornali non parleranno d’altro: Nedved a Torino per trattare con la Juve. Gli costa la rottura con il mondo Lazio, ma all’ombra della Mole diventerà molto più che una bandiera.

“È il calciatore straniero con più presenze nella Signora, icona di juventinità da vent’anni. Da Pallone d’oro decise di rimanere a Torino, rifiutando l’Inter di Mourinho, per giocare in Serie B nella stagione 2006/2007 e riportare la Signora nella massima serie. Nel 2010, una volta chiusa la carriera da calciatore, entra nel Cda di Juventus, della quale diventa vice presidente dal 2015″.

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