L’ex difensore e bandiera bianconera Claudio Gentile ha parlato di Juventus, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
“Quell’inizio shock della Juve non mi ha preoccupato, perché finché non passano 12-15 partite non si può dare un giudizio su una squadra”, ha esordito Gentile.
“E infatti dopo quel momento difficile ha battuto il Chelsea, ha vinto il derby, ha infilato una serie di sei vittore di fila”.
Ma i meriti, secondo Gentile, vanno attribuiti soprattutto all’allenatore della Juve:
“Allegri è stato bravo, pur avendo dei problemi iniziali: è riuscito a recuperare la Juve per come ce la aspettiamo”.
“La squadra ha saputo trovare la sua quadratura. Io credo che finora Allegri, i giocatori e tutta la società siano stati focalizzati nel ritrovare la solidità e la capacità di portare a casa le partite. Lo spirito della vecchia guardia, a partire dai difensori”
È vero che anche la prestazione contro lo Zenit, come ha detto lo stesso Allegri, non è stata certo esaltante, “ma in questi momenti l’importante è vincere, poi puoi trovare la condizione strada facendo. Se trovi il successo è già un ottimo segnale”.
“Abbiamo visto tutti che non è ancora una Juventus fantastica, non lascia negli occhi e nei ricordi momenti bellissimi, però è importante quando non si è ancora al 100 per cento della condizione e della quadratura della squadra saper arrivare alla vittoria, anche con la sofferenza”
Claudio Gentile conclude con una stilettata ai tanti addetti ai lavori che criticano la Juventus per il gioco che propone e per i tanti 1-0 con cui la Juve ha avuto la meglio sugli avversari:
“Quello che conta è vedere che la squadra ha ritrovato una certa mentalità. E che riesce a imporre in campo la propria volontà. Poi dovrà imporre anche il proprio gioco e questo verrà strada facendo”.
“L’importante è vincere, come vinci non interessa nessuno. L’obiettivo principale per i bianconeri devono essere sempre i tre punti, poi se viene anche il bel gioco è una cosa in più”.