Lo sfogo e le frecciatine del vicepresidente della Juventus Pavel Nedved non sono decisamente passate inosservate. Malumori anche tra i tifosi juventini che sembrano aver perso un po’ la fiducia nel vicepresidente bianconero, per via delle tante mosse false e promesse non mantenute.
A commentare le parole di Pavel Nedved anche il giornalista Marcello Chirico, che su ilbianconero ha punto il vicepresidente bianconero, ricordando l’origine del malcontento dei tifosi.
“Uno stop inaspettato, tanto quanto l’inizio balbettante di quest’anno in campionato. Risultati che, inevitabilmente, hanno dato spazio alle critiche, e Nedved lo sa. Però lui non ci sta, perché pur nella delusione collettiva, ha tenuto a ricordare che la Juventus nell’ultimo biennio ha conquistato uno scudetto e 2 coppe “non so ve ne siete accorti”. Precisando pure che “altri, in 10 anni, non hanno vinto niente”. Quindi “vanno bene le critiche, purché siano giuste”. Fierezza juventina allo stato puro, la sua. Frasi che ai tifosi piace sentir pronunciare da un proprio dirigente, soprattutto quando marcano le differenze con gli avversari di sempre”.
“Uscendo però dalla giusta autocelebrazione, Nedved sa anche, come lui stesso ha ammesso, che le aspettative nei confronti della Juventus sono sempre altissime, da parte dei suoi milioni di supporters così come dalla critica sportiva. Basta steccare una volta per scatenare il pandemonio” ha osservato Chirico, che ha poi aggiunto:
“Conviviamo con la pressione, ci siamo abituati e non ci tocca” ha detto. Però dovrebbe toccarvi, caro vicepresidente, perché – come lei stesso ha ammesso – “la vittoria è nel DNA della Juve, e devi mantenerlo”. Quando non lo mantieni ti devi domandare perché è accaduto, o sta accadendo. E credo, e spero, alla Continassa lo stiano facendo. Tant’è vero che la scorsa estate all’organigramma dirigenziale è stata data una bella shakerata, a cominciare dal non rinnovo della carica a Paratici, l’architetto delle strategie mercantili dell’ultimo biennio. In collaborazione appunto col vicepresidente Nedved. Insieme convinsero Agnelli a prendere Ronaldo, ma insieme decisero pure di ridisegnare il centrocampo coi deludentissimi parametri zero Ramsey e Rabiot“ ha ricordato.
“Sempre insieme hanno costruito la semi-fallimentare Juventus di Pirlo, dalla cui onda lunga è stata investita pure quella dell’Allegri-bis“ ha commentato Chirico, che ha poi aggiunto: “Il ritorno di Acciuga è la nemesi di tutti i loro errori, che Allegri sta ancora scontando (complice pure un bilancio disastrato da spese esponenziali). La pandemia ha fatto il resto, ma loro due ci hanno messo un bel carico. E a pagare, per ora, è stato uno solo. “In questo momento ha delle difficoltà, ma il futuro è della Juventus” ha assicurato Pavel, ma i margini d’errore, per lui come per il resto del management bianconero, si sono ridotti. Perché alla Juventus “vincere è l’unica cosa che conta”. E lui che è un vero gobbo lo sa“.