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giovedì, Aprile 25, 2024

Donnarumma, che lite in radio tra Caressa e Zazzaroni!

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Il tormentone Donnarumma arriva fino in radio e vede coinvolti Fabio Caressa e Ivan Zazzaroni che danno vita ad un autentica lite nel nome del portiere della Nazionale.

Il teatro dello scontro è Radio Deejay nel corso del consueto appuntamento del sabato mattina Deejay Football Club.

Il direttore del Corriere dello Sport, Zazzaroni, prende spunto da un suo stesso editoriale in cui condanna i fischi di S. Siro a Donnarumma.

Non è dello stesso parere Caressa: “Se pago il biglietto ho il diritto di fischiare chi voglio..”

“I fischi all’inno spagnolo sono una vergogna così come le discriminazioni di Firenze, i fischi al calciatore che se n’è andato li trovo meno scandalosi. Io tifoso del Milan, ho pagato 80 euro per il biglietto e il diritto di fischiare Donnarumma ce lo devo avere”.

E ancora: “Posso fischiare alla Scala se il tenore non mi piace, c’è il diritto di rappresentare il proprio dissenso. Seedorf al Milan lo fischiavano quando aveva la maglia del Milan, non potevano farlo? C’è il diritto di fare ciò che si vuole, nei limiti ovviamente. Raiola pensa ai soldi e quindi non gliene frega niente del resto. Se sei rappresentato da Raiola, ottieni di essere ricco ma non so se felice”.

Per ‘Zazza’ invece non è mai difendibile chi fischia un azzurro della nazionale:

“Non sono d’accordo, è tutto decontestualizzato. Tu non fischi un tuo giocatore, fischi un avversario. L’hai applaudito a luglio, quando hai vinto, è una vergogna fischiarlo. Ma perché il tifoso del Milan si deve sentire tradito? 4 anni fa Donnarumma rifiutò 12 mln dal PSG per rimanere al Milan, poi ha fatto altri ragionamenti”.

Fischiare Donnarumma non è un dramma, è una cazzata. Rappresenta la Nazionale. E i fischi non è solo dei milanisti, perché erano tanti in curva. Bella figura che abbiamo fatto, dovevano aspettare PSG-Milan a fischiarlo”.

“Donnarumma ha fatto una scelta di andarsene, ora fischieranno Kessié, poi Vlahovic e altri, il calcio è cambiato. I milanisti sono incazzati perché è andato via a zero, ecco perché. Raiola fa il suo lavoro finché ci sono i presidenti che pagano lui e tutti gli altri”.

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