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giovedì, Aprile 25, 2024

Euro 2020, l’attore Nicholas Farrell contro gli Azzurri: “Datevi una calmata. Quante falsità”

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L’attore Nicholas Farrell se la prende coi tifosi italiani in un editoriale sulle colonne di Libero.

Ci accusa di aver etichettato gli inglesi come antisportivi , dopo la finale di Euro 2020 a Wembley, per aver fischiato l’inno di Mameli e aver tolto la medaglia del secondo posto dal collo.

Vincere il campionato europeo non bastava agli italiani, che nei giorni successivi hanno partecipato a un’orgia di supremazia morale“, le parole di Farrell che invita gli italiani a calmarsi nel parlare di morte del fair play inglese.

“Si calmino, signori!”.

L’attore torna anche sulla rimozione delle medaglie:

Questo sarebbe stato un gesto di disprezzo verso gli azzurri. Non conta che, nel bene e nel male, la rimozione delle medaglie da finalisti perdenti nei tornei di calcio sia molto diffusa”.

E ancora: “Non come segno di disprezzo verso l’avversario, ma verso se stesso. Per quanto riguardai tifosi inglesi, sono stati accusati di avere avuto sia un comportamento che un aspetto disgustoso: hanno deriso e fischiato gli inni degli avversarie; hanno dato la caccia ai tifosi italiani per picchiarli; hanno abbandonato lo stadio prima della consegna della coppa all’Italia. Ma ancora: non conta che spesso anche i tifosi italiani deridano e fischino gli inni dell’avversario”.

Né che, se avesse perso l’Italia, i loro tifosi senza dubbio avrebbero abbandonato Wembley appena finita la partita. Diciamola: perdere una finale, soprattutto ai rigori, è deprimente. E la cosiddetta prova che i tifosi inglesi abbiano dato la caccia agli italiani era un video girato sui social. In realtà si trattava di una rissa tra inglesi con biglietti e inglesi senza. Hanno corretto la narrazione, gli italiani? Figuriamoci!”.

Prosegue ancora Farrell con il suo monologo contro gli italiani:

“È ipocrita da parte degli italiani salire sul moral high horse (il “cavallo del moralismo”), e disonesto usare questi inglesi per definire l’intero popolo inglese”.

“Il comportamento più ipocrita e disonesto è stato quello di etichettare gli inglesi come discriminatori perché un piccolo gruppo ha scritto cose discriminatorie sui tre giocatori di colore che hanno sbagliato i rigori. La Gran Bretagna, infatti, è uno dei Paesi meno disacriminatori d’Europa, avendo accolto un numero enorme di immigrati dal Commonwealth. E tutto ciò, da un Paese che regolarmente spicca come uno dei più corrotti in Europa”, conclude l’attore.

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