Al termine della sfida all’Olimpico tra Lazio e Torino, il presidente dei granata Urbano Cairo avrebbe raggiunto Ciro Immobile negli spogliatoi dei biancocelesti, accusandolo di aver giocato la partita “con il sangue agli occhi” e di essere sceso in campo da positivo al Covid-19.
A renderlo noto lo stesso capitano della Lazio, che sui social ha descritto le parole utilizzate da Cairo come “diffamatorie“. Le parole del capitano biancoceleste hanno dato poi il via ad un botta e risposta a distanza con il presidente del Torino, che ora rischia di degenerare.
Poco fa infatti sul suo sito ufficiale, la Lazio ha pubblicato un comunicato in cui fa chiarezza sull’episodio e preannuncia battaglia:
“Ieri sera all’Olimpico sono successe cose molto gravi per il mondo dello sport, che la Lazio non può far passare sotto silenzio. Una reazione scomposta, del Presidente Urbano Cairo, fuori luogo e in violazione delle norme, anche di lealtà , probità e correttezza, di cui qualcuno dovrà rispondere nelle sedi preposte: nessuno può permettersi di avere atteggiamenti padronali, tantomeno a casa nostra.
La verità l’ha mostrata il campo: la Lazio, a partire da Ciro Immobile, ha profuso ogni energia per onorare fino all’ultima partita il campionato, anche se qualche discutibile interpretazione e tanta sfortuna hanno tolto alla squadra un successo meritato. Il calcio è anche questo, ma forse qualcuno sperava in qualcosa di diverso. E questo non è il calcio, non è il nostro calcio.
Proprio per questo tuteleremo il nostro Capitano e la Società in tutte le sedi, legali e sportive, dalle accuse infamanti che rispediamo convintamente al mittente.
Il nostro campionato è stato accompagnato da una incessante campagna diffamatoria, che ha macchiato l’immagine sportiva della Lazio e ne ha condizionato i risultati. Non permetteremo che accada di nuovo”.