La questione Superlega comincia a far venire a galla clamorosi retroscena, legati alle trame della politica che si è nascosta dietro a falsi populismi.
È così perlomeno per quanto riguarda l’Inghilterra.
Stando a quanto riferito dal tabloid britannico The Guardian, Boris Johnson era a conoscenza del progetto e aveva anche dato il suo ok alla partecipazione dei sei club inglesi (United, City, Tottenham, Arsenal, Chelsea e Liverpool).
Sarebbero false dunque le notizie secondo le quali quando fu annunciato ufficialmente il progetto della Superlega, la posizione ufficiale di Johnson era stata da subito quella della condanna a un torneo totalmente esclusivo ed elitario, così come sarebbe falsa l’ipotesi secondo la quale il premier inglese si è sempre detto sorpreso dell’iniziativa.
Stando alle ultime rivelazioni, però, Johnson avrebbe avuto nei giorni precedenti un incontro privato con il vicepresidente esecutivo del Manchester United, Ed Woodard, il quale avrebbe capito che Johnson fosse a favore del torneo.
Ecco perché ora il primo ministro è tenuto a chiarire quanto è accaduto e, se fosse veramente a conoscenza del progetto ma soprattutto, se l’avesse appoggiato, salvo poi cambiare idea e schierarsi contro, magari convinto dalla rivolta dei tifosi.