L’ex presidente della FIGC Carlo Tavecchio ai microfoni di Radio Bianconera ha commentato il progetto Superlega che per 48 ore ha scosso il mondo del calcio. Un’iniziativa messa in piedi da 12 club fondatori tra cui la Juventus di Andrea Agnelli, che ha avuto l’onere di comunicare la notizia dell’interruzione dell’ambizioso progetto.
E sono in tanti a sospettare che possa essere in procinto di lasciare la presidenza bianconera, ipotesi sulla quale Tavecchio non concorda: “Io credo che la figura di Agnelli come presidente della Juve sia ineludibile. Ha dato molto al calcio italiano e alla Juve, quindi io non mi permetto di dire chi è che dovrebbe fare un passo indietro“, ha affermato l’ex dirigente.
In merito al progetto Superlega, Tavecchio ha aggiunto: “Sul carro dei vincitori c’è sempre chi sale, ora è facile sparare sul pianista. Sicuramente questo avvenimento provocherà una revisione nel sistema internazionale e continentale, e ce ne sarebbe bisogno”.
In merito alle sanzioni che potrebbero essere inflitte dalla UEFA alle italiane, Tavecchio ha confermato: “Non credo che sia possibile punire le intenzioni. Se facciamo fuori queste 3 squadre eliminiamo metà dei tifosi italiani. Io ho avuto il piacere di parlare con Ceferin e non mi sembra uno che abbia voglia di rivincite o altro. Una scialuppa di salvataggio l’ha lanciata dicendo che tutti possono sbagliare“.
Tavecchio ha aggiunto: “Certamente nell’ambito della Lega italiana è dura dire che la Juventus non conta. Serve una riforma dei campionati, non ci possono più essere 100 squadre professionistiche. Poi ci vuole un tetto ai salari, non è possibile che ci siano società che spendono 30 milioni per un calciatore o 20 per un allenatore. E anche la UEFA dovrà rivedere il Fair Play Finanziario. Se il sistema non si auto-gestisce si andrà in default. E non credo che siamo molto lontani”, ha affermato Tavecchio.
Possibili ritorsioni verso la Juve da qua a fine campionato? “Lo escludo – ha commentato Tavecchio -, i calciatori avranno il rispetto che si merita una squadra come la Juve“.