È guerra aperta tra il presidente della UEFA Aleksandar Ceferin e il presidente della Juventus Andrea Agnelli.
A scatenare la reazione furiosa dell’avvocato sloveno, la costituzione della Superlega, diventata realtà e nelle scorse ore e comunicata pressoché in contemporanea da tutti i 12 club fondatori (Juventus, Milan, Inter, Manchester United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham, Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid).
Una nuova competizione che vedrà la partecipazione di 20 top club europei con format e regole nuove, che rappresenta un vero e proprio terremoto che sta sconvolgendo il mondo del calcio, e che la UEFA ha già condannato, minacciando di dare battaglia in tutte le sedi.
E a margine del Comitato Esecutivo UEFA, il presidente Ceferin ha rincarato la dose e lanciato un durissimo attacco contro Andrea Agnelli, uno dei principali promotori della Superlega, che proprio qualche anno fa l’aveva scelto come padrino di sua figlia.
“Non parlerò molto di Andrea Agnelli, ma probabilmente è la più grande delusione – ha commentato duramente Ceferin -. Non ho mai visto una persona mentire così. L’ho sentito sabato pomeriggio e mi aveva rassicurato sul fatto che fossero solo voci. Poi ha spento il telefono e ha fatto l’annuncio“.
“Solo una piccola parte del mondo del calcio è corrotta – ha proseguito il numero uno UEFA -. Accecata da avidità, a cui del calcio non interessa. Alcuni club non pensano alle reti segnate ma ai loro conti in banca. Ho conosciuto pochi bugiardi e molte buone persone. Non pensavo che ci potessero essere dei serpenti velenosi nella nostra squadra“.
“UEFA non è solo una questione di soldi, la Superlega sì” – ha aggiunto Ceferin, che ha poi sparato a zero sui 12 club fondatori: “Sono gli interessi di una dozzina, non vorrei chiamarli quella sporca dozzina. Il principio di base non può cambiare, la solidarietà è qualcosa di eterno. Ma per qualche persona la solidarietà non esiste, l’unica cosa che esiste è il denaro nelle loro tasche”.
Il numero uno dell’UEFA ha poi confermato che a pagare la nascita della Superlega saranno anche i calciatori: “I calciatori che parteciperanno alla Superlega non giocheranno né il Mondiale né in Europa. Non potranno rappresentare le squadre nazionali“.