Il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello si sofferma sul caso Ronaldo e su quella maglia bianconera gettata a terra a fine gara tra Juve e Genoa
Ecco il passaggio più significativo dell’editoriale di Criscitiello:
“A bocciare l’operazione sono i conti (in rosso) della Juventus e la bacheca tristemente rimasta al pre Ronaldo. CR7 gioca per sé e per il suo brand. La conferma l’abbiamo avuta ieri”.
Nello specifico, spiega il giornalista: “Un pomeriggio di routine con la Juventus che doveva vincere e ha vinto contro il Genoa… Non è contento del 3-1 della sua squadra ma deluso ed arrabbiato per non aver fatto la differenza”.
“La strada del tramonto è sempre più vicina. A fine gara lancia a terra la maglia della Juventus (che poi raccoglierà un fortunato raccattapalle) senza mostrare un minimo di rispetto per quei colori che oggi dovrebbe difendere e non gettare al vento”.
Secondo Criscitiello c’è, da parte di CR7 “poco rispetto anche nei confronti della Juventus e dell’Italia che dopo 3 anni non spiccichi mezza parola di italiano e che chiami ancora la sua squadra Giuventus. Almeno una parola imparala, dopo tre anni, per 100 milioni all’anno che prendi”.
La sentenza del giornalista è questa: “Ronaldo non riesce più a fare con i piedi quello che la testa gli dice di fare. E’ stato un fenomeno ed è un grande campione. Continuerà a fare grandi cose, nella giocata individuale, ma sicuramente sta iniziando una fase di atterraggio che se continuerà in Italia rischia di essere più veloce del previsto. Un altro anno nel nostro campionato e Ronaldo rischia di finire prima di quanto abbia previsto”.