200 mila euro di multa per la Lazio, 13 mesi e 10 giorni di inibizione per il presidente Claudio Lotito e 16 mesi ai medici Pulcini e Rodia. Erano queste le richieste presentate questa mattina dalla Procura FIGC, nel corso del processo, tenutosi in videoconferenza, davanti al Tribunale Federale contro la Lazio, per aver violato le norme del protocollo anti-Covid.
Contestate ai biancocelesti le mancate comunicazioni all’ASL di riferimento fino al 6 novembre, e l’esito dei tamponi effettuati il 30 ottobre, due giorni prima della sfida contro il Torino. Nella gara del 1 novembre contro i granata, vinta 4-3 dalla Lazio, Ciro Immobile non avrebbe dovuto giocare, ma sarebbe dovuto rimanere in isolamento. Avrebbe dovuto rispettare l’isolamento domiciliare anche Djavan Anderson una settimana dopo, invece convocato in panchina contro la Juventus.
Sotto la lente degli inquirenti federali anche l’allenamento della Lazio del 3 novembre, a cui hanno preso parte Immobile, Leiva e Strakosha, che avrebbero invece dovuto rispettare l’isolamento domiciliare.
Qualche minuto fa è stata emessa la sentenza da parte del Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare presieduto da Cesare Mastrocola: sanzionata la Lazio con un’ammenda di 150 mila euro, e 7 mesi di inibizione a Claudio Lotito e 12 mesi di inibizione ai medici sociali Ivo Pulcini e Fabio Rodia.
Nessuna penalizzazione dunque per la squadra di Claudio Lotito, così come nessuna richiesta di sconfitta a tavolino per le partite contro il Torino e la Juventus, che avrebbe potuto far guadagnare 3 punti ai granata e 2 ai bianconeri.