Nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, il direttore Ivan Zazzaroni ha commentato gli ennesimi errori arbitrali che hanno penalizzato le italiane negli ottavi di Champions League.
Il commento: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. Primo indizio, il rigore non concesso alla Juve a Oporto. Il secondo, quello non assegnato alla Lazio sullo 0-1. Ieri la prova: l’assurda espulsione di Freuler dopo meno di venti minuti. Avversari il Porto, il Bayern e un Real dimezzato dagli infortuni e storicamente aiutato, esponenti della nobiltà europea.
Desidero ricordare all’Uefa e al suo designatore (in tribuna a Bergamo) Roberto Rosetti – italiano: dagli amici mi guardi Iddio – che dall’Europa siamo in grado di uscire da soli, non è necessario che ci venga continuamente indicata la porta. Abbiamo già i nostri guai, i nostri difetti, le nostre incoerenze, evidenziate dall’atteggiamento che teniamo in campo: le squadre italiane giocando lavorano, con le tensioni, il peso e gli effetti che ne derivano, le altre si divertono“.