L’ex portiere della Juventus Michelangelo Rampulla è tornato sulla questione Juve-Napoli a meno di 24 ore dal verdetto del giudice sportivo.
“È una brutta vicenda. Si deve giocare a tutti i costi per ovvie ragioni economiche. Non è assolutamente vero quando si dice che lo fanno per i tifosi, lo fanno per le televisioni”, ha detto Rampulla ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Stile Juventus’.
“Abbiamo visto che si può giocare anche senza tifosi, quindi non è sicuramente quello il motivo per cui giocano. E i rischi li corrono i giocatori e gli addetti ai lavori. Bisogna andare avanti ma si rischia perché il calcio non è la pallavolo”.
“Se uno in famiglia ha il Covid gli altri devono stare a casa, non si capisce perché non valga lo stesso discorso per il calcio. È normale che se dei giocatori hanno preso il virus, gli altri non possono andarsene in giro”.
“Juve-Napoli non andava giocata così come non andava giocata Napoli-Genoa. Poi sul 3-0 a tavolino non sono d’accordo, mi sembra una cosa da oratorio. È una brutta situazione, io la partita la rigiocherei. Magari dai dei punti di penalizzazione al Napoli, ma la partita va rigiocata perché vincere a tavolino non è mai bello”.