Sono stati due giorni di fuoco e di notizie clamorose per la Juventus.
Ieri la vittoria inutile per 2-1 contro il Lione, che ha sancito l’eliminazione prematura dei bianconeri dalla Champions League.
Oggi il clamoroso doppio colpo di scena: intorno alle 2 del pomeriggio la notizia dell’esonero di Maurizio Sarri, in serata l’altro annuncio: È Andrea Pirlo il nuovo allenatore della prima squadra.
L’ex Campione del Mondo del 2006 ha letteralmente bruciato la concorrenza di tutti gli altri allenatori di cui si erano fatti nomi come papabili per la panchina bianconera: Max Allegri, Zinedine Zidane, Paulo Sousa, Mauricio Pochettino e Simone Inzaghi.
Per Pirlo un grandissimo balzo in avanti nel giro dei pochi giorni, risale infatti al 30 luglio, solo otto giorni fa, la conferenza stampa di presentazione da allenatore dell’under 23.
Under 23, che Pirlo non allenerà mai, con l’ex centrocampista di Milan e Juve che si troverà a dover gestire un incarico ben più oneroso e una rosa composta da campioni del calibro di Cristiano Ronaldo.
La Juventus punta quindi a replicare il modello vincente di Barcellona e Real Madrid. I catalani avevano iniziato il loro ciclo vincente con Guardiola, passato dalla cantera alla prima squadra.
Stessa storia anche al Real, con Zidane che dopo aver fatto da vice ad Ancelotti e dopo aver allenato il Real Madrid B, era stato promosso in prima squadra, vincendo poi tre Champions League consecutive scrivendo la storia anche da allenatore.
Per quanto riguarda lo stile del neo allenatore Pirlo, essendo quella alla Juventus la prima esperienza assoluta dopo aver conseguito il patentino a Coverciano, sarà un modo di giocare tutto da scoprire.
Sicuramente Andrea, come già accennato nella conferenza stampa dell’under 23, cercherà un gioco propositivo e all’attacco, ma sarà importante sopratutto riuscire a gestire le forti personalità dello spogliatoio bianconero, per cercare di confermarsi in Italia e di puntare alla Champions.