Il giornalista del Corriere della Sera Mario Sconcerti, è intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica “Stadio Aperto”, su Tmw Radio.
Ecco alcune sue considerazioni:
A proposito di Sarri:
“Credo che finché ci sarà Ronaldo non si potrà fare il gioco di Sarri: nei suoi pensieri tiene occupato se stesso e altri quattro-cinque, ma la sintesi, per essere il primo anno, è stata corretta”.
Mario Sconcerti passa ad esaminare le fondamenta di quelli che sono i successi della Juventus:
“La società è fondamentale, e la Juventus è un modello praticamente unico nel mondo. Non solo per anzianità di servizio dei proprietari, ma anche come modello: non è guidata dalla proprietà, ma da un membro della famiglia della proprietà”.
Nel dettaglio, spiega il noto giornalista, “Andrea Agnelli ha lo 0,5% della FCA, non so se basterebbe per fare il presidente a certi livelli… In qualche modo è un dipendente della Juventus, la mattina alle 8 lui entra in società, quando ci sono tanti presidenti che non frequentano quotidianamente la società”.
E ancora: “Dal punto di vista del valore societario siamo venti-trent’anni avanti nel caso della Juve: non è una casualità che gli altri grandi club rivali della Juve abbiano la proprietà straniera”.
“Il calcio è un gioco popolare, volgare, c’è bisogno della presenza della proprietà, di poterci litigare. Gli juventini sono molto polemici, ma mai con Agnelli, a Torino no. A Torino c’è una dinastia di regnanti, che ha dimostrato di essere al di sopra di qualsiasi critica: questo tipo di Juve, senza di loro, non esisterebbe”.