La Juventus batte 2-0 la Sampdoria di Claudio Ranieri e si porta a casa il suo 9° scudetto consecutivo.
Il primo della carriera, invece, per Maurizio Sarri, che nel post partita ha commentato così la vittoria a Sky Sport:
“Non potevo immaginarlo. Ha un sapore forte, particolare, vincere è difficile e questa squadra vince da tanti anni. Tutti gli anni diventa più difficile.
Stare a questi livelli, per questo gruppo, non è stata una passeggiata. Anno faticoso, particolare, lunghissimo e durissimo. Venuti a capo con 2 giornate d’anticipo, grazie al gruppo.
Cristiano, Dybala, fanno sicuramente la differenza, lo scudetto è merito loro in grande parte.
Ma la società è la costante, il presidente è un personaggio che ti sta vicino, nelle sconfitte soprattutto.
Abbiamo dirigenti presenti a tutti gli allenamenti, con cui ti puoi confrontare, scambiare idee, la gestione dei ragazzi. Qui la società è parte fondamentale.
Credo sia una società tra le top europee, per tutto, da quel punto di vista non potevo aspettarmi di meglio.
La più grossa difficoltà è stata di carattere tattico, come far convivere certi giocatori con le loro caratteristiche, che sono la loro forza. Cercare poi di farli giocare insieme, che non era scontato come si è visto negli anni scorsi.
Il motivo? Alla fine Dybala-Ronaldo spesso insieme, ma non sempre. Due giocatori particolari con caratteristiche incredibili, fuoriclasse assoluti, ma non semplici da far convivere. Fatto un percorso e alla lunga ce l’abbiamo fatta.
All’inizio vedi i campioni, i fuoriclasse. A fine anno vedi i ragazzi, piano piano ti affezioni sempre di più ai giocatori che hai per le mani.
È cambiato quello nel rapporto, il primo giorno era strettamente professionale. Uno entra nello spogliatoio e vede tanti fuoriclasse, uno entra adesso nello spogliatoio e vede ragazzi a posto.
Ho detto ai ragazzi: ‘Se avete vinto con me, siete forti’. Perché io non ho vinto niente”.