“Le entrate totali dell’Inter per i nove mesi chiusi al 31 marzo 2020 sono diminuite di € 30,5 milioni o l’11,3% a € 240,5 milioni da € 271,0 milioni per i nove mesi chiusi al 31 marzo 2019″, si legge nella relazione pubblicata dall’Inter.
Relazione che evidenzia una flessione dei ricavi, giù di circa 30 milioni e un contestuale aumento dei costi di 70 milioni rispetto alla stagione precedente.
“Il calo delle entrate totali è dovuto principalmente ad una diminuzione di € 35,9 milioni di ricavi commerciali e diminuzione di 6,1 milioni di euro di ricavi da diritti tv, parzialmente compensata da un aumento di 9,0 milioni di euro di ricavi del matchday”.
“La riduzione delle entrate commerciali è principalmente dovuta alla risoluzione degli accordi di sponsorizzazione con Fullshare Holding Limited, King Dawn Investment Limited e alla scadenza del contratto con l’agenzia di marketing Beijing Yixinshijie al 30 giugno 2019”.
“Inoltre, a seguito della sospensione della stagione 2019/2020 all’inizio di marzo 2020 a causa della pandemia di COVID-19, si è verificato un differimento nel riconoscimento delle entrate della sponsorizzazione per circa 6 milioni di euro rispetto a marzo 2020”.
“La sospensione della stagione ha influito anche sui € 6,1 milioni di diminuzione delle entrate mediatiche a causa del mancato riconoscimento e differimento dei diritti audiovisivi pro-rata di Serie A relativi a 3 partite in casa previste nel periodo”.
“Sebbene l’Inter non abbia riconosciuto le entrate da matchday per le partite non giocate, i ricavi da matchday dell’Inter sono aumentate da € 9,0 milioni a € 48,8 milioni per i nove mesi chiusi al 31 marzo 2020 da € 39,7 milioni per i nove mesi chiusi al 31 marzo 2019, principalmente guidati da un aumento sia del numero di spettatori sia del prezzo medio di vendita ed è stato raggiunto nonostante l’impatto negativo derivante dal differimento di 4 partite casalinghe originariamente previste per i tre mesi chiusi al 31 marzo 2020 (tre in Serie A e uno in UEFA Europa Lega). L’impatto di tale differimento ha contribuito a una riduzione stimata delle entrate dei biglietti dell’Inter di € 3,1 milioni, oltre al mancato riconoscimento di € 3,0 milioni relativi alle entrate degli abbonamenti”.
Inoltre si legge che “i costi operativi totali dell’Inter per i nove mesi chiusi al 31 marzo 2020 sono aumentati di € 73,0 milioni a € 335,7 milioni da € 262,6 milioni per i nove mesi chiusi al 31 marzo 2019, principalmente a causa di un aumento di € 26,6 milioni nei costi del personale per giocare il personale risultante da un aumento dei salari dei giocatori, dovuto all’acquisto di giocatori di alto profilo. L’Inter usa la sua liquidità per pagare le spese operative, i costi del personale, i pagamenti di interessi e altre passività man mano che diventano dovute e le fonti di liquidità dell’Inter sono state storicamente i prestiti degli azionisti e altre distribuzioni da parte della sua controllata Inter Media, anche attraverso prestiti a monte e dividendi”.