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giovedì, Marzo 28, 2024

Rigori fischiati contro la Juve: “Quest’anno, quando si può, di cerca di salvare il campionato. Ovvero, non farlo stravincere alla Juventus”

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Sul portale web di VecchiaSignora.com è stata pubblicata una interessante disamina in merito agli ultimi calci di rigore assegnati.

Ecco quanto hanno scritto sul forum del noto portale juventino:

Spero di non andare troppo off-topic per quelli che sono i post del forum, ma vorrei un attimo buttare un occhio su regolamento ufficiale dell’AIA sul tocco di braccio, soprattutto la Circolare 1 20192020 del 2 marzo 2019 redatta ad Abeerden (Scozia) durante la 133esima Assemblea Generale Annuale. Circolare ovviamente approvata dall’IFAB per la stagione calcistica 2019/2020.

Secondo la citata Circolare 1, alla Regola 12, si rimodula il regolamento per quanto riguarda il fallo di mano. Vi riporto a sommi passi le parti del regolamento:

E’ SEMPRE INFRAZIONE SE:

– Si tocca INTENZIONALMENTE il pallone con la mano o il braccio, compreso se MUOVE LA MANO O IL BRACCIO VERSO IL PALLONE.

– Ottiene il possesso/controllo del pallone dopo averlo toccato di mano/braccio e: segna un gol nella porta avversaria o crea un’occasione da rete.

– SEGNA DIRETTAMENTE con un tocco di mano/braccio ANCHE SE ACCIDENTALMENTE

E’ DI SOLITO INFRAZIONE SE:

– Tocca il pallone con le mani/braccia quando sono in POSIZIONE INNATURALE e AUMENTANO LO SPAZIO DEL CORPO

– Sono AL DI SOPRA DELLE SPALLE (a meno che il giocatore in questione non giochi intenzionalmente il pallone prima che esso tocchi le braccia/mani)

Le suddette infrazioni si verificano anche se il pallone tocca le mani/braccia del calciatore proveniente da parti del corpo (compresi i piedi e testa) di un calciatore avversario che si trova vicino

Ad eccezione di suddette infrazioni, DI SOLITO NON E’ INFRAZIONE SE:

PROVIENE DIRETTAMENTE DALLA TESTA O PARTE DEL CORPO (ANCHE PIEDI) DEL CALCIATORE STESSO

– PROVIENE DIRETTAMENTE DALLA TESTA O PARTE DEL CORPO (ANCHE PIEDI) DI UN ALTRO CALCIATORE CHE E’ VICINO

– MANI/BRACCIA SONO VICINE AL CORPO E NON SI TROVANO IN UNA POSIZIONE INNATURALE TALE DA AUMENTARE LO SPAZIO DEL VOLUME DEL CORPO

– QUANDO UN CALCIATORE CADE A TERRA MANI/BRACCIA SONO TRA CORPO E TERRENO PER SOSTENERE IL CORPO, MA NON ESTESE LATERALMENTE O VERTICALMENTE LONTANO DAL CORPO.

Ora, partiamo dal penultimo rigore contro fischiato, quello contro il Torino. E’ chiaro come DeLigt tocchi prima la palla con la coscia e successivamente sbatte sul suo braccio. Il Regolamento è chiaro, DI SOLITO NON E’ INFRAZIONE SE PROVIENE DIRETTAMENTE DALLA TESTA O PARTE DEL CORPO (COMPRESI PIEDI) DEL CALCIATORE STESSO.

Per cui, in termini di regolamento, il rigore fischiato è TOTALMENTE ERRATO. Qui non entra in gioco l’interpretazione dell’arbitro, ma c’è una riga del Regolamento che parla chiaro sulla tipologia di contatto, per cui non andava neanche rivisto al Var, che doveva chiamare come buona l’interpretazione dell’arbitro nel dare calcio d’angolo.

Arriviamo ora all’ultimo rigore fischiato contro la Juventus. La situazione qui è più complessa. Ovviamente Rebic e Bonucci si trovano a neanche mezzo metro di distanza, per cui la prima valutazione va fatta nella riga di regolamento che dice PROVIENE DIRETTAMENTE DALLA TESTA O PARTE DEL CORPO (ANCHE PIEDI) DI UN ALTRO CALCIATORE CHE E’ VICINO.

Questo scagionerebbe già Bonucci dal principio, poiché la distanza tra lui e Rebic è veramente minima. Ma qui entra in gioco la valutazione dell’arbitro, poiché se si attesta che Bonucci abbia toccato INTENZIONALMENTE ANDANDO VERSO LA PALLA CON LE BRACCIA oppure ABBIA ASSUNTO UNA POSIZIONE INNATURALE ED AUMENTATO IL VOLUME DEL CORPO allora queste due infrazioni rimangono valide anche in caso di distanza minima tra i due giocatori. Ora, voglio analizzare questo fermo immagine particolare.

E’ chiaro come Bonucci si trovi con il braccio già in quella posizione, a causa della corsa di recupero verso Rebic e per prendere posizione in caso di scontro spalla a spalla. La palla, come si può vedere, deve ancora arrivare sul petto del giocatore rossonero, per cui non si può parlare di andare INTENZIONALMENTE contro la palla, dato che il movimento di allargamento del braccio è già compiuto prima che Rebic prenda la palla col petto.

“Si può quindi disquisire sulla POSIZIONE INNATURALE? Ammesso che a calcio e in generale quando ci si muove, è impossibile farlo con le braccia lungo il corpo. Anche in una semplice camminata le braccia si muovono per dare spinta ed equilibrio al corpo. Ovviamente il braccio di Bonucci è sotto le spalle, per cui quella parte di regolamento non la prendiamo proprio in considerazione.

Può essere considerato che aumenta lo spazio del volume del corpo? In quel momento Rebic (come si può vedere dal video ufficiale pubblicato dalla serie a su youtube) si trovava fuori dallo specchio della porta, per cui il colpo di petto andava verso sinistra, proprio nella posizione in cui si trovava Bonucci. Senza il braccio la palla forse sarebbe andata a sbattere contro il busto del difensore in corsa. Per cui si può considerare che Bonucci abbia AUMENTATO IL VOLUME DEL CORPO in maniera decisiva?

Altro aspetto che va preso in considerazione è: in un movimento quantomeno dubbioso, è giusto che i Var intervenga? La riposta è no. Da Regolamento (prendo direttamente le parole del Regolamento AIA) “..un VAR è un ufficiale di gara, con accesso indipendente ai filmati della gara, che può assistere l’arbitro soltanto in caso di CHIARO ED EVIDENTE ERRORE o GRAVE EPISODIO NON VISTO…”. Questo era talmente tanto chiaro ed evidente, che neanche i giocatori del milan hanno protestato, se non Rebic che si è visto chiamare un fallo di mano quando invece l’aveva presa col petto. Per cui, se la VAR ha chiamato l’arbitro per rettificare il fallo fischiato a Rebic è molto grave, poiché non può intervenire in caso di ammonizione.

Concludendo, nel caso di DeLigt l’errore di VAR e arbitro è palese, mentre nel caso di Bonucci il VAR ha voluto chiamare l’arbitro a rivedere quello che, secondo le immagini, non sembra un chiaro ed evidente errore.

Una volta rivisto l’arbitro ha valutato, soggettivamente, che il braccio di Bonucci aumenti il volume del corpo, per cui ha dato rigore. Comunque, parliamo di una valutazione che, ad esempio, solo poche settimane fa, non è stata fatta col fallo di mano di Young col Sassuolo, dove la VAR non ha richiamato l’arbitro (molto più palese il braccio largo).

Quest’anno, quando si può, di cerca di salvare il campionato. Ovvero, non farlo stravincere alla Juventus.

E ancora aggiunge il tifoso bianconero:

“Poichè vedo molti dubbi su quello che è l’utilizzo del VAR provo a spiegare brevemente. Leggo in molti commenti che l’errore chiaro ed evidente che il VAR ha considerato è il fallo di mano fischiato a Rebic, che invece la prende nettamente col petto.

Chiarisco che il VAR può intervenire solo in caso di:

– rete segnata / non segnata

– calcio di rigore / non calcio di rigore

– espulsione diretta (non seconda ammonizione)

– scambio d’identità”

Conclude il blogger: “Per cui ne consegue che il VAR non poteva in nessun modo entrare in azione su un fallo in attacco (era questa la chiamata dell’arbitro) tantomeno su un’ammonizione (che sia essa stata per proteste o per il fallo stesso). Per cui, nel caso di Bonucci, il VAR è intervenuto perché ha considerato chiaro ed evidente errore o grave episodio non visto il colpo di braccio di Bonucci.

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