Il giornalista Marcello Chirico su ilbianconero.com ha commentato l’ultima partita della Lazio, persa rovinosamente contro l’Atalanta per 3-2.
Le parole di Chirico:
“E smettiamola, almeno quando perde e pure male, di elevare peana alla Lazio!
Alla Juventus e al suo allenatore, quando stentano e non producono risultati, giustamente e correttamente non si risparmiano critiche, pure feroci, perché la squadra gioca male e non convince.
Alla medesima critica sportiva tutto ciò, con la Lazio, riesce difficile. Anzi, se alla prima partita di campionato dopo lo stop Covid la formazione di Inzaghi viene letteralmente ribaltata, gli si trovano tutte le scuse possibili: è stata sfortunata ad incontrare subito una squadra forte come l’Atalanta, con tra l’altro già nelle gambe i 90 minuti col Sassuolo, mentre la povera Lazio era al suo debutto post lockdown, con tutti gli annessi e connessi del caso.
Lazio per altro definita da alcuni “devastante” nei primi 45 minuti di Bergamo, quando avrebbe già potuto essere sotto un minuto prima dell’autorete di De Roon, se soltanto Zapata avesse aggiustato la mira sotto porta.
Lazio che ha giocato ai suoi livelli solo per una ventina di minuti, mettendo a segno il doppio vantaggio e creando con Immobile un po’ di scompiglio nell’area bergamasca, dopodiché si è vista solo e soltanto la squadra del Gasp, capace non solo di ribaltare il risultato ma anche di divorarsi di tutto e rendere così ancora più pesante la sconfitta biancazzurra.
Non sto trattando male la Lazio, mi limito a raccontare ciò che ho visto in campo a Bergamo, e ho come l’impressione di aver visto un’altra partita, dove di “devastante” c’è stata un’altra squadra e non è di certo quella laziale, che ha iniziato la gara molto bene e l’ha finita che peggio non si potesse.
La mia non vuole essere una lettura faziosa, dettata da un sottile e subdolo compiacimento per la sconfitta subita dalla squadra di Inzaghi, ma nuda e cruda cronaca.
Quando la Juventus ha giocato in maniera pessima nella finale di Coppa Italia contro il Napoli, ed ha meritatamente perso, l’ho detto e l’ho scritto. La Lazio finora aveva espresso in campionato un gioco nettamente migliore rispetto alla Juve, e magari ritornerà a farlo rivedere già dalla prossima partita contro la Fiorentina, ma se a Bergamo non si è espressa ai suoi livelli ed è stata massacrata dal gasperismo degli atalantini, va altrettanto detto, anziché mentire dicendo che anche se ha perso ha giocato bene.
Mi spiace, non è andata affatto così. Chi sostiene il contrario, mente sapendo di mentire. Così come mentirei io se scrivessi che la Juventus vincente di Bologna ha risolto tutto i suoi problemi.
Piuttosto è davvero strabiliante ciò che sta facendo l’Atalanta, ripresentatasi in campo esattamente come l’avevamo lasciata.
Da tifoso, in questo caso sì, non vorrei mai in ottica Champions – dove il club orobico è un avversario della Juventus – che le frasi pronunciate tempo fa da Agnelli (“ho grande rispetto per ciò che sta facendo l’Atalanta, ma senza storia internazionale ha avuto accesso in Champions al posto per esempio della Roma, che negli anni ha mantenuto alto il ranking italiano”) si rivelassero un boomerang.
Se l’Atalanta dovesse, al primo tentativo, vincere la Champions League, e per come sta giocando non mi stupirei, non vorrei trovarmi nei panni del presidente juventino“.