Il difensore della Juventus, Giorgio Chiellini, ricorda nella sua autobiografia “Io, Giorgio”, il primo tricolore dell’era Conte alla Juve:
“Ci toccava andare a giocare contro il Cagliari tifando l’Inter, perché a Milano c’era il derby, pensate un po’ come eravamo ridotti…”.
Chiellini racconta la tensione vissuta in quella famosa partita sul campo neutro di Trieste.
“Vennero mio fratello, mia mamma, mio suocero, cinque ore di macchina da Livorno – racconta Chiellini.
“Ricordo la tensione la domenica, dopo la merenda delle 17 (…) Poteva succedere di tutto. Se avessimo pareggiato e il Milan avesse vinto. Ma dopo 6 minuti eravamo già in vantaggio, e l’Inter ne fece 4 al Milan (…) Sul nostro 2-0, autogol di Canini, ci concentrammo sul risultato del derby milanese e a un certo punto capimmo che era fatta”.
E ancora: “Quello di Trieste non è stato il mio primo scudetto – scrive ancora Chiellini -. Sul campo in realtà lo avevo già vinto nel 2006. Ero giovane, avevo messo insieme 23 presenze in partite vere, quelle importanti (…) Capello me le faceva giocare tutte. Insomma, mi era sembrato fin troppo facile, non me n’ero quasi reso conto”.