Andrea Bosco, giornalista di fede bianconera riferisce che “da parte di giornalisti e dirigenti sportivi si stanno sprecando gli appelli ad Agnelli, affinché “chiuda” la stagione di Calciopoli”.
“Forse perché, Antonio Giraudo, affidandosi all’ avvocato Dupont, ha fatto ricorso al Tribunale dei Diritti Umani di Strasburgo contro un processo (Giraudo patteggiò) nel quale i suoi diritti (a parere dell’ex ad della Juventus e con evidenza anche a parere di Dupont) sarebbero stati violati. Nessuno è in grado di dire cosa quel tribunale deciderà”, scrive il giornalista.
“Certamente in caso di sentenza positiva per Giraudo si aprirebbe un’autostrada anche per la Juventus. Del resto questo, Dupont, nel 2006 aveva consigliato a Cobolli Gigli (allora presidente Juve): “Andare a Strasburgo” .
“Chiudere Calciopoli, significherebbe mettere una pietra tombale su una stagione dove una (la Juventus) pagò tutto. Altri pagarono poco. Altri la “sfangarono“, grazie ad una opportuna prescrizione. Il punto, tuttavia è un altro: il punto è di “cartone“. Il punto è quello scudetto attribuito con “destrezza“ dal defunto commissario straordinario Guido Rossi all’Inter”.
“Una idea la suggerirei: l‘Inter rinunci a quel titolo mai vinto. Lo rimuova dalla sua bacheca. La Juventus, contemporaneamente, si impegni a farlo con i due scudetti “conteggiati“ esposti allo Stadium ma cancellati dalla contabilità della Federazione. Sarebbe un vulnus per chi (da Fabio Capello, ai giocatori) reputa di aver vinto “sul campo“. Ma mi sembrerebbe una soluzione equa”.
“Non si chieda solo ad Agnelli un «beau geste». C’è gente che non «profuma di bucato». Anche se si reputa «immacolata»”, conclude provocatoriamente il giornalista.