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sabato, Aprile 27, 2024

Rampulla contro Felipe Melo: “Quando giocavo nella Juve, uno come Melo sarebbe stato messo in uno sgabuzzino e tirato fuori a fine stagione”

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Michelangelo Rampulla, ex portiere della Juventus, sta dalla parte di Giorgio Chiellini:

Melo è uno st… che si è comportato da st… I senatori non mossero un dito, Ferrara voleva menarlo”.

Rampulla, eterno secondo  prima di Peruzzi, poi di Van der Sar e infine di Buffon, è rimasto nei cuori dei tifosi bianconeri per la sua eterna fedeltà ai colori sociali.

E proprio dall’alto della sua serietà si può permettere di esprimere pareri che il popolo juventino apprezza da sempre.

Il cinquantasettenne ex portiere di Cremonese e, appunto, Juve è stato ospite a ‘Casa Juventibus’, e tra i tanti argomenti trattati durante la diretta su You Tube, l’ex bianconero si è soffermato sulla chiacchieratissima autobiografia di Giorgio Chiellini:

“Non ho letto il libro, però credo che ognuno abbia il diritto di raccontare quello che gli è accaduto nella vita”.

“Uno avrà pure incontrato qualcuno che gli è stato sulle scatole, è normale. Doveva dirglielo in faccia? Ma se io faccio un libro lo scrivo sul libro”.

E su Mario Balotelli e Felipe Melo, l’ex portiere della Juventus non ha dubbi:

Balotelli lo conoscevo da avversario, già nella Primavera dell’Inter era un po’ antipatico in campo. Melo l’ho conosciuto nel 2009/10, quand’ero allenatore dei portieri della Juventus con Ciro Ferrara allenatore, e non è che si comportasse molto bene. Ma non si comportavano bene nemmeno i suoi compagni, perché gli lasciavano fare quello che voleva”.

Dal 1992 al 2002, quando io giocavo nella Juventus, uno come Melo l’annata non l’avrebbe finita”.

“Sarebbe stato messo in uno sgabuzzino e tirato fuori alla fine della stagione. Chiellini ha detto la verità: Melo è uno st… (non completa la parola, ndr) e si è comportato da st… (idem). Chi non mosse un dito in quell’annata? I senatori e gli ex compagni di squadra di Ferrara. I nostri miti? Sì, i nostri miti”.

Avevamo cinque-sei campioni del Mondo, qualcuno vicecampione del Mondo in rosa, e nessuno si azzardava a dire una parola contro Felipe Melo. Noi abbiamo dovuto tenere Ciro, perché altrimenti lo avrebbe menato. Ciro è calmo e tranquillo, ma non puoi permetterti di alzare la voce contro l’allenatore”.

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