Gli uomini di Inzaghi hanno ripreso gli allenamenti individuali per poter recuperare la perfetta forma fisica, compromessa a causa dello stop necessario del campionato, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19.
Dopo l’accordo raggiunto da Lega Calcio, si parla della ripartenza del campionato, la palla è passata al Governo che dovrà decidere al più presto.
Attualmente il Governo ha stabilito la ripresa degli allenamenti individuali, ma non quelli di gruppo, che partiranno dal prossimo 18 maggio.
A non osservare precisamente le regole, la Lazio che, come riportato da il Corriere della Sera, non ha rinunciato alla partitella:
“I biancocelesti si portano avanti con un tipo di allenamento che sarà consentito solo dal 18 maggio.
Sono le undici e venti quando Simone Inzaghi, con il volto coperto dalla mascherina, dà il via alla parte più intensa dell’allenamento.
In precedenza i sei giocatori del turno del mattino hanno fatto stretching, a distanza di sicurezza uno dall’altro; poi si sono confrontati in una sfida che premia chi colpisce di più la traversa (ha vinto Marusic). Quindi, la partitella, vietata dalle norme attuali.
Da qualche giorno, per cercare di proteggere l’attività da sguardi indiscreti, è stata aggiunta un’ulteriore rete verde a protezione del campo Fersini, ma serve fino a un certo punto: tra le piante, agli osservatori è tutto evidente.
Il clima è piuttosto allegro, del resto la Lazio ha grande voglia di rituffarsi nel campionato per inseguire lo scudetto e non lo nasconde. La partita aumenta di velocità .
In attesa del 18 maggio e della ripresa degli allenamenti collettivi, la Lazio si è portata avanti con il lavoro. Ma non è l’unica squadra che ha cominciato a intensificare i ritmi arrivando fino a questo punto, garantisce qualche malalingua.
Di certo la società biancoceleste si sente al sicuro dal punto di vista delle precauzioni a tutela dei calciatori, tanto che il responsabile sanitario del club, Ivo Pulcini, ha spiegato:
«Il nostro centro sportivo è sanificato, ai calciatori vengono rilevati tutti i dati: temperatura, frequenza cardiaca, ossimetria. Se superano il cancello non significa che sono sani, ma che sono perfetti. Teoricamente potrebbero anche allenarsi in maniera collettiva».
Qualcuno lo ha preso troppo alla lettera“.