Il capitano della Juventus, Giorgio Chiellini, nel corso di un’intervista a la Repubblica ha presentato la sua autobiografia ‘Io, Giorgio’, che sarà in vendita a partire dal prossimo 12 maggio.
Nel corso dell’intervista Chiellini ha dato qualche anticipazione presente nel suo libro, in cui hanno trovato posto anche aneddoti su allenatori e compagni incontrati nel corso della sua carriera, come Massimiliano Allegri:
“Bar di Livorno? Allegri ne è il classico frequentatore. Lui entra e gli dicono: “Non capisci ’na sega, ma perché fai gioca’ il Chiellini, fa proprio ca’are”. A Livorno c’è un’irriverenza naturale di cui a Torino non c’è traccia”.
Chiellini ha poi parlato anche di Balotelli e Felipe Melo, due giocatori da lui non apprezzati particolarmente:
“Mi hanno deluso veramente. Confermo quanto scritto in ‘Io, Giorgio’. Balotelli è una persona negativa, senza rispetto per il gruppo.
In Confederations Cup contro il Brasile, nel 2013, non ci diede una mano in niente, roba da prenderlo a schiaffi. Per qualcuno era tra i primi cinque al mondo, io non ho mai pensato neppure che potesse essere tra i primi dieci o venti.
Uno anche peggiore era Felipe Melo, il peggio del peggio. Non sopporto gli irrispettosi, quelli che vogliono essere sempre il contrario degli altri. Con lui si rischiava sempre la rissa.
Non ho rancore né mi interessa averne, se mi toccherà condividere qualcosa con loro lo farò. Non sono il miglior amico di tutti, però loro sono gli unici due ad essere andati oltre un limite accettabile.
Per come sono fatto, il problema non è se giochi bene, male o se qualche volta fai serata, ma se manchi di rispetto e non hai dentro niente. Una volta va bene, se è ricorrente no”.
Il capitano bianconero ha poi parlato anche del suo rapporto con Gonzalo Higuain:
“L’ho odiato da avversario, ma conoscendolo mi ha sorpreso.
I 9 sono egoisti, fanno un mestiere a parte, però lui ha un lato generoso, giocherellone.
È un ragazzo impegnativo perché devi coccolarlo, stimolarlo. Ha bisogno di affetto per alimentare le potenzialità incredibili che ha. Tornerà? Lo aspettiamo“.
Il capitano della Juve ha anche parlato del suo rapporto con la rivale Inter:
“Odio l’Inter? Penso che la gente capirà cosa intendo dire, che non verrò interpretato male.
Io odio sportivamente l’Inter come Michael Jordan odia i Pistons, non posso non odiarla, ma il 99,9 per cento delle volte che ho incontrato fuori dal campo persone con cui mi sono scannato in partita, ci siamo fatti due risate.
Difatti il messaggio che mi ha fatto più piacere, quando mi sono rotto il ginocchio, è stato quello di Javier Zanetti.
L’odio sportivo è quello che ci spinge a superare l’avversario: se gli si dà il giusto significato, è una componente essenziale dello sport”.